Empoli-Milan non ha portato solo tre punti importanti nella lotta alle prime quattro posizioni per il Milan, ma ha anche evidenziato pregi e difetti del 4-4-2 di Conceicao.
Dopo un primo tempo senza reti e con il Milan in apparente difficoltà, l’espulsione di Fikayo Tomori ha rischiato di complicare ulteriormente le cose. Tuttavia, i cambi coraggiosi di Sergio Conceicao e la brillante prestazione di Christian Pulisic hanno ribaltato le sorti del match, portando a una vittoria fondamentale per i rossoneri. Ecco cinque punti chiave emersi dalla partita.
1. Difesa solida, porta inviolata
La fase difensiva del Milan è stata messa sotto accusa nelle ultime settimane, ma contro l’Empoli la squadra ha mostrato una compattezza ritrovata. La scelta di mantenere la stessa linea difensiva ha dato stabilità e coesione, con Walker, Pavlovic, Tomori e Theo Hernandez che hanno gestito bene la pressione avversaria. Unico brivido, il palo colpito da Colombo, ma nel complesso il reparto arretrato ha risposto presente. Kyle Walker, in particolare, ha dimostrato di essere un leader, con letture difensive impeccabili e un’ottima organizzazione del reparto.
2. Felix, talento e imprecisione
Joao Felix ha avuto un ruolo da protagonista con una prestazione altalenante. Il portoghese si è mosso tra le linee, cercando di rompere la difesa avversaria con passaggi e dribbling, ma il suo contributo concreto è stato limitato. Con 53 tocchi e il 77% di passaggi riusciti, ha dimostrato intraprendenza, ma quattro tiri fuori dallo specchio e la perdita di possesso in 17 occasioni evidenziano una certa imprecisione. Il talento c’è, ma serve maggiore concretezza.
3. L’arbitraggio di Empoli-Milan sotto accusa
La direzione di gara di Luca Pairetto ha suscitato molte polemiche. La mancata ammonizione di Cacace per un fallo pericoloso su Walker e l’espulsione di Tomori, arrivata in seguito a un’azione che poteva essere fermata per fuorigioco, hanno fatto discutere. L’unica decisione corretta del direttore di gara è stata l’espulsione di Marianucci per il fallo su Gimenez. Una gestione arbitrale incerta che ha rischiato di compromettere l’incontro.
4. Coraggio e scelte offensive

Conceicao ha dimostrato di essere un tecnico ambizioso e senza paura. Nonostante l’inferiorità numerica, non ha rinunciato all’attacco, inserendo Leao, Pulisic e Gimenez all’intervallo. Il portoghese ha evitato un cambio difensivo immediato, affidandosi a Musah come terzino e mantenendo un atteggiamento offensivo. Una scelta premiata dal campo: Pulisic ha fornito due assist decisivi per Leao e Gimenez, confermando l’efficacia della strategia aggressiva.
5. Abraham impalpabile in Empoli-Milan
Tammy Abraham è stato giustamente, vista la doppietta contro la Roma, scelto come titolare per la sfida contro l’Empoli. Una fiducia che però l’inglese non ha saputo ripagare a pieno. L’ex giallorosso ha molto sofferto la difesa profonda e compatta dei toscani, non riuscendo a dialogare a dovere con Joao Felix posto come trequartista.
La prestazione impalpabile fornita sabato ha sicuramente spianato la strada alla presenza da titolare già dalla prossima gara di Santiago Gimenez. Effettivamente i numeri per Abraham sono impietosi: 15 tocchi nei suoi 45 minuti, zero tiri, zero tentativi di assist, 7/10 passaggi completati, zero passaggi chiave, un duello aereo vinto e possesso palla perso sei volte.
6. Walker il leader che serviva

L’arrivo di Kyle Walker è stato un toccasana per il Milan. L’ex City si è subito imposto come punto di riferimento della difesa, mostrando leadership e carisma. La sua comunicazione con i compagni, come dimostrato dalle istruzioni dettagliate date a Musah durante la partita, è segno di un giocatore che vuole prendersi responsabilità. Inoltre, il suo intervento difensivo su Grassi ha probabilmente evitato un gol certo. L’opzione di acquisto per 5 milioni sembra ora un affare irrinunciabile.
7. Santiago Gimenez è un bomber di razza

L’ingresso in campo di Santiago Gimenez, insieme a quello di Rafael Leao, hanno cambiato il volto e le sorti di Empoli-Milan. L’attaccante messicano si è reso protagonista di una gara cinica come testimoniato dalla cifre.
Nei 45 minuti disputati contro l’Empoli il messicano ha segnato un gol tirando due volte in porta, ma ha anche effettuato un passaggio chiave ed effettuato un dribbling. La sua percentuale di passaggi (9) riusciti è del 77,8%, ma ha fatto bene anche nel ripiegare con 1 contrasto vinto, un intercetto e una respinta.
Gimenez si conferma dunque essere ciò che mancava al Milan, un attaccante forse meno “dialogante” rispetto a Morata ma molto più prima punta. Un centravanti cinico capace anche di fare “gol brutti” contro difese molto chiuse.