Joao Felix si presente davanti ai giornalisti oggi a Milanello. L’attaccante ha anche parlato della sua volontà di restare al Milan anche dopo giugno.
Joao Felix verrà ufficialmente presentato in conferenza stampa questo pomeriggio, ma i tifosi rossoneri hanno già potuto leggere le sue prime parole da nuovo giocatore del Milan. L’attaccante portoghese, arrivato dal Chelsea con un prestito secco di sei mesi, ha manifestato grande entusiasmo per questa nuova avventura, sottolineando il proprio desiderio di indossare la maglia rossonera e contribuire ai successi della squadra di Sergio Conceiçao.
La conferenza di Joao Felix al Milan
Seduto accanto a Zlatan Ibrahimovic, Joao Felix ha risposto a domande dei giornalisti presenti oggi a Milanello.
“Ho vissuto una settimana fantastica con due vittorie, con un gol a San Siro. Me l’aspettavo, ma il Milan è un club enorme. Lo vedi da fuori. Quando ci sei dentro capisci perché è uno dei club più grandi d’Europa.”
“Kakà? È il mio giocatore preferito in assoluto. Non gli ho mai parlato di venire qui, ma ci ho parlato in passato. L’ho incontrato negli Stati Uniti, gli ho fatto un’intervista. È un idolo, non posso paragonarmi a lui, ma vorrei poter fare quello che ha fatto lui al Milan, quello che ha fatto lui.”
Il 4-4-fantasia, secondo te è fattibile?
“Sì, certo. Non so se è normale o no, ma di solito le persone vedono che la difesa è molto importante. Ma non significa che con 4 attaccanti non ci sia difesa. Siamo attaccanti, ma quando c’è una difesa da fare siamo lì per fare il nostro lavoro.
“Noi aiutiamo in difesa, cerchiamo l’equilibrio come avete visto nel secondo tempo contro l’Empoli. Abbiamo difeso bene e abbiamo attaccato bene, è possibile fare entrambe le cose.”
Che impressione ti ha fatto Conceicao?
“Conoscevo già l’allenatore, ci avevo anche giocato contro. Quando ho lasciato il Portogallo ho continuato a seguirlo. Gli ho detto che mi sarebbe piaciuto giocare nel mio ruolo, non ho chiesto molto di giocare. E questo mi ha convinto a venire al Milan.
“Lo conoscevo già, so come giocano le sue squadre: mi piace molto ed è anche per questo che sono qui”.

Il futuro al termine del prestito al Milan
“Per ora sono in prestito, fino a giugno. Vediamo come va. Per il momento mi piace molto tutto: la società, la gente, le infrastrutture. Sono stato accolto molto bene, sia io che la mia famiglia. Mi trovo bene qui, ma sappiamo che nel calcio le cose possono cambiare in fretta. Ma se ci fosse la possibilità di restare al Milan mi piacerebbe.
“In ogni club mi aspettavo di giocare al meglio, ma se le cose non vanno bene è importante perseverare”.
In Serie A non ci sono molti centrocampisti offensivi come te… Come ti vedi in questo ruolo?
“Farò tutto quello che mi chiederà l’allenatore, in qualsiasi momento e in qualsiasi ruolo: darò il massimo e sarò a disposizione dell’allenatore e della squadra”.
Come ti ha accolto Leao? Ha detto qualcosa per convincerti?
“Devo dire che è stato il primo a chiamarmi per chiedermi se era vero che sarei venuto. Mi ha chiesto se avrei firmato o meno, appena l’ho fatto mi ha chiamato ed era molto contento.
“Abbiamo un buon rapporto, abbiamo già una buona intesa in campo. Mi piace averlo al mio fianco.”
L’incontro con Rui Costa
“Certo, conosco Rui Costa. Quando giocavo al Benfica lui lavorava lì, ora è il presidente. Ho parlato molto con lui quando ero al Benfica, ma negli ultimi anni non ci siamo parlati molto.
“Non ricordo quando ha giocato al Milan, quello che so l’ho visto su YouTube. Ma so che qui è un idolo, proprio come Kaká ha fatto la storia.”
L’interesse dell’Inter

“Sì, il mio agente me ne ha parlato. Mi ha detto che l’Inter era interessata. Ma io avevo già iniziato la trattativa con il Milan e avevo già in mente di venire al Milan. Ho detto che sarebbe stato impossibile, avevo già deciso di venire qui”.
“Sin da subito ho amato l’atmosfera di San Siro. Ho vissuto questo ambiente al Benfica e all’Atletico Madrid, ma devo dire che qui l’atmosfera è diversa. Non mi aspettavo un’accoglienza così calorosa, si percepiva l’affetto dei tifosi. Un’atmosfera incredibile, spero continui così.”
La scelta del numero 79…
“La verità è che è un numero a cui sono molto legato, il mio primo numero da professionista. È un numero speciale, sarà sempre presente nella mia carriera, è il numero con cui ho vinto il mio primo trofeo. Mi è sempre piaciuto. 79, 14, 11, 7… Non sono i numeri a fare la differenza, ma questo è speciale.”
Quale obiettivo ti prefiggi per questi sei mesi?
“Il mio obiettivo è aiutare il club, la squadra e vincere titoli. La carriera di un giocatore è fatta di questo: titoli. La cosa importante è vincere e questo è il mio obiettivo. Finché sarò qui il mio obiettivo è vincere titoli e nient’altro.”
Che rapporto hai con i calci piazzati? Tiri calci di punizione, rigori, calci d’angolo?
“Da quando sono qui ho fatto due sedute di allenamento in campo, le altre sono state solo di recupero. Non ci abbiamo lavorato. Ma quando serve sono pronto a battere calci d’angolo e punizioni.”
Cosa pensi del calcio italiano dopo queste due partite?
“È presto per dirlo. C’è la marcatura a uomo, questo è positivo per me perché con i movimenti giusti si riesce a trovare spazio. Ho visto che le squadre sono aggressive, lo sapevo. Ci sono molti duelli”.
Rui Costa ha 55 assist per il Milan. Ti vedi come un assist man o sei uno che segna più gol?
“Non c’è dubbio, preferisco segnare. Se devo passare alla storia del Milan, preferirei i gol e non gli assist.”
Un colpo last-minute per il Milan

Per tutto gennaio Joao Felix è stato accostato al Milan come possibile rinforzo, ma nelle ultime battute del calciomercato invernale sembrava che l’affare non dovesse concretizzarsi. Poi, il giorno della scadenza, la trattativa ha subito un’improvvisa accelerata e la firma è arrivata il giorno successivo, con l’ex Benfica che ha raggiunto Milano per completare il suo trasferimento. Il prestito secco di sei mesi non prevede un’opzione di riscatto, ma il club starebbe già valutando la possibilità di un trasferimento definitivo o di una nuova formula con opzione o obbligo di acquisto. Molto dipenderà dalle prestazioni del giocatore in questa seconda parte di stagione.
Le prime parole da rossonero di Joao Felix
Il Milan ha pubblicato sui propri canali social alcune dichiarazioni di Joao Felix, che ha espresso con grande emozione il suo entusiasmo per l’approdo in rossonero:
“Ho spinto molto per venire qui, voglio dare tutto per questo club. Conoscevo già Conceiçao, la sua passione è contagiosa e vincere è essenziale. Kakà è sempre stato il mio idolo. Mi sono visto in lui e ho cercato di emularlo. Il calore dei tifosi è stato incredibile, voglio renderli felici.”
Parole che hanno infiammato la tifoseria e che fanno ben sperare per il suo impatto sulla squadra. Felix ha mostrato fin da subito grande determinazione e il desiderio di ritrovare la migliore condizione dopo stagioni altalenanti tra Atletico Madrid, Chelsea e Barcellona.
La lista UEFA e le esclusioni eccellenti
Con l’inserimento di Joao Felix in rosa, il Milan ha dovuto prendere decisioni difficili per la lista UEFA, dato che solo tre nuovi acquisti possono essere registrati per la fase a eliminazione diretta della Champions League. I rossoneri hanno scelto di escludere Warren Bondo, Riccardo Sottil e Alex Jimenez, con quest’ultimo che, nonostante la giovane età, non ha ancora maturato il tempo di permanenza necessario per rientrare nella Lista B. Anche Luka Jovic è rimasto fuori dalle scelte del club.
Emergenza infortuni e scelte obbligate
La rosa del Milan si trova ad affrontare diverse difficoltà dovute agli infortuni. Alessandro Florenzi è vicino al rientro ma non ancora disponibile, Emerson Royal resterà fuori per almeno due-tre mesi, e Ruben Loftus-Cheek dovrebbe tornare in campo solo nella sfida contro il Verona di sabato. Questo scenario lascia Conceiçao con sole 15 alternative tra i giocatori di movimento senior, oltre ai giovani Davide Bartesaghi e Francesco Camarda.

A centrocampo, con le assenze di Musah, Loftus-Cheek e Bondo, l’unica alternativa ai titolari Youssouf Fofana e Tijjani Reijnders è Filippo Terracciano. Una situazione che potrebbe indurre il tecnico portoghese a schierare il quartetto offensivo formato da Santiago Gimenez, Joao Felix, Christian Pulisic e Rafael Leao, una soluzione affascinante ma rischiosa in termini di equilibrio tattico.
Polemiche arbitrali: il caso Cacace

Nel frattempo, il Milan si trova coinvolto in una discussione arbitrale dopo l’episodio di Empoli-Milan, con il fallo di Cacace su Kyle Walker finito sotto la lente di ingrandimento. Durante Open VAR su DAZN, Elenito Di Liberatore, in rappresentanza dell’AIA, ha spiegato che il VAR non è intervenuto a causa della “mancanza di intensità” del fallo. Tuttavia, secondo MilanNews, la regola 12 del regolamento FIFA stabilisce che un intervento che metta in pericolo l’incolumità di un avversario debba essere punito con un cartellino rosso. Un dibattito che lascia spazio a interpretazioni e che potrebbe riaccendere la polemica sulla coerenza nelle decisioni arbitrali in Serie A.
Il contatto tra Cacace e Walker in #EmpoliMilan 🔎
A #OpenVAR si analizza la scelta di Pairetto #DAZNSerieAShow #DAZN pic.twitter.com/LPxXGFzKjy— DAZN Italia (@DAZN_IT) February 9, 2025
Attesa per il debutto di Joao Felix
Ora i tifosi rossoneri attendono con impazienza il debutto ufficiale di Joao Felix, che potrebbe avvenire già nel prossimo match. L’attaccante portoghese ha già dimostrato di avere una grande motivazione e il desiderio di lasciare il segno in maglia rossonera. Se riuscirà a trovare continuità e brillare nel sistema di Conceiçao, il Milan potrebbe avere trovato un nuovo leader per il proprio reparto offensivo.