Conceicao mette Leao “spalle al muro”: se non cambia perde il posto

L’entusiasmo attorno a Santiago Gimenez era alle stelle prima della sfida contro la Roma, ma a prendersi la scena a San Siro è stato Tammy Abraham. Con una doppietta decisiva contro la sua ex squadra, l’inglese ha messo in discussione le nuove gerarchie mandando un segnale forte alla dirigenza rossonera, che ora riflette sul suo futuro. Nel frattempo, Rafael Leao si trova di fronte a una sfida cruciale: convincere Sergio Conceiçao della sua importanza anche in fase di non possesso.

Abraham, il futuro al Milan è possibile?

Arrivato in prestito nell’ambito dello scambio con Alexis Saelemaekers, Tammy Abraham ha dimostrato di poter essere una risorsa fondamentale per il Milan. Nonostante le difficoltà iniziali e il ruolo di vice Morata, l’attaccante inglese è ora la prima alternativa a Gimenez.

Le sue prestazioni stanno convincendo la dirigenza rossonera, che a fine stagione potrebbe valutare l’acquisto a titolo definitivo. Tuttavia, il nodo principale rimane l’ingaggio: con uno stipendio da quasi 6 milioni di euro lordi, Abraham è fuori dai parametri rossoneri. Se accettasse una riduzione a 3 milioni, il Milan potrebbe provare a trattare con la Roma. Nel frattempo, Saelemaekers sembra destinato a tornare in rossonero: Conceiçao lo osserva con attenzione e potrebbe reintegrarlo nella rosa a partire dall’estate.

Leao, talento e sacrificio: la sfida di Conceiçao

La questione Rafael Leao resta uno dei punti chiave del nuovo Milan. La sua qualità offensiva è indiscutibile, ma il suo contributo in fase difensiva continua a essere un problema. Stefano Pioli e Paulo Fonseca non sono riusciti a convincerlo ad adottare un atteggiamento più equilibrato e ora spetta a Conceiçao provare a cambiare la sua mentalità.

Dopo la partita di mercoledì, il tecnico portoghese ha lanciato un messaggio chiaro: “Leao può fare molto di più, deve impegnarsi anche senza palla e rendersi disponibile per la squadra”. Non si tratta di chiedergli di diventare un difensore, ma di garantire copertura in fase di non possesso, di pressare con convinzione e di reagire rapidamente dopo una palla persa. Se non cambierà atteggiamento, il rischio è quello di vedere sempre più la panchina, un destino già vissuto sotto la gestione Fonseca.

Nuove soluzioni tattiche: il 4-4-2 e le alternative a Leao

Sergio Conceiçao ha già iniziato a modellare il Milan secondo la sua filosofia. Sebbene abbia utilizzato prevalentemente il 4-3-3, la variazione tattica vista nell’ultima mezz’ora della gara contro la Roma ha aperto nuove prospettive. Con Gimenez e Joao Felix in attacco, il Milan si è schierato con un 4-4-2 che richiede ali disposte a sacrificarsi.

In questo contesto, Pulisic ha dimostrato fin dal primo giorno la sua disponibilità a lavorare per la squadra. Musah potrebbe essere un’opzione a destra, mentre Joao Felix potrebbe scalare sulla fascia sinistra con Pulisic come sotto-punta. Anche Chukwueze e Jimenez offrono alternative valide sulle corsie esterne.

Se Leao non cambierà atteggiamento, le opzioni per sostituirlo non mancheranno. Con il Milan impegnato ogni tre giorni tra Serie A e Champions League fino a fine febbraio, il tempo per convincere Conceiçao stringe. Leao ha talento da vendere, ma ora deve dimostrare di poter essere un giocatore completo e funzionale al progetto tattico rossonero. Se non lo farà, la panchina potrebbe diventare la sua nuova realtà.

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