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Capello e Sacchi premiano a metà il Milan: “Manca ancora l’identità”

Il Milan ha chiuso la finestra di mercato invernale con cinque nuovi acquisti, ma le parole di Fabio Capello e Arrigo Sacchi suonano come un monito: non basta il talento per competere in Serie A e Champions League, serve un’identità di squadra.

Un mercato ambizioso, ma non risolutivo secondo Capello

Dopo un inizio di stagione travagliato, i rossoneri hanno deciso di cambiare rotta. L’arrivo in panchina di Sergio Conceiçao ha dato il via a una piccola rivoluzione, culminata con l’innesto di cinque nuovi giocatori: Kyle Walker per la difesa, Warren Bondo a centrocampo, e un attacco rinnovato con Santiago Gimenez, Joao Felix e Riccardo Sottil.

I primi segnali sono stati incoraggianti: Walker ha subito offerto solidità dietro, mentre Gimenez e Joao Felix hanno lasciato il segno nella vittoria sulla Roma. Tuttavia, Capello, intervistato da La Gazzetta dello Sport, ha frenato l’entusiasmo, sottolineando che il Milan resta distante dai vertici. “L’entusiasmo per il mercato è comprensibile, ma il Milan deve ancora trovare un’identità di squadra. La Fiorentina, con il suo momento di forma, potrebbe rendere difficile la corsa alla Champions per Juventus e Milan”, ha dichiarato l’ex allenatore Fabio Capello.

Conceiçao alla prova del campo per Sacchi

Il Milan si trova a sette punti dalla zona Champions (con una partita in meno), ma la rincorsa non sarà semplice. Il primo esame sarà lo spareggio contro il Feyenoord per accedere agli ottavi di Champions League. Conceiçao dovrà integrare rapidamente i nuovi acquisti e trovare un equilibrio tattico.

Sacchi, sempre alla Gazzetta, ha sottolineato la necessità di uno stile di gioco chiaro: “Ciò che è mancato finora al Milan è lo stile. Se Conceiçao riesce a darglielo, allora potrà competere. Ma senza un’identità precisa, il talento individuale non basterà”.

Un attacco ricco di soluzioni

Il reparto offensivo rossonero ora vanta molte opzioni: Leao, Pulisic, Sottil, Chukwueze, Jovic, Gimenez, Felix e Abraham. Una profondità di rosa che può essere un’arma a doppio taglio. Sacchi ha posto l’accento sulla gestione delle risorse: “Spero che l’allenatore abbia scelto i giocatori secondo criteri tecnici e umani. Se così fosse, allora il Milan ha fatto un passo avanti”.

Tra i singoli, c’è grande attesa per Gimenez e Joao Felix. Il primo deve adattarsi alla Serie A dopo l’esperienza in Olanda, mentre il portoghese cerca la consacrazione dopo anni altalenanti. “Joao Felix ha talento, ma deve dimostrare continuità. Se al Milan troverà l’ambiente giusto, potrebbe finalmente esplodere”, ha affermato Sacchi.

La sfida all’Inter e la corsa alla Champions

Uno dei grandi interrogativi è se il Milan possa competere con l’Inter, dominatrice del campionato. “Il duo Lautaro-Thuram è il migliore in Italia”, ha ammesso Sacchi, “ma il Milan ha alzato il livello e ha sostituti all’altezza. Tuttavia, ripeto, senza uno stile di gioco definito, i nuovi acquisti rischiano di non fare la differenza”.

In conclusione, il Milan ha rafforzato la rosa, ma ora spetta a Conceiçao il compito più difficile: dare alla squadra un’identità chiara e competitiva. Senza di essa, la rincorsa alla Champions League potrebbe trasformarsi in un’impresa impossibile.

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