Il Milan è uscito totalmente potenziato dal mercato invernale riuscendo a mettere a segno 5 acquisti a fronte di sei giocatori che hanno invece lasciato Milanello. Senza voler far male a nessuno possiamo senza dubbio affermare che dei 5 volti nuovi sono tre quelli che rappresentano un chiaro upgrade per il Diavolo: Santiago Gimenez, Joao Felix e Kyle Walker.
Tre giocatori di valore internazionale che, seppur di età e ruoli diversi, sono e saranno capaci di immettere nel Milan di Conceicao ciò che mancava: qualità ed esperienza. Analizziamo come ognuno di loro potrà aiutare il Milan a ritrovare un posto nell’Italia e l’Europa che conta.
Kyle Walker: un maestro delle letture
Già nel derby, gara d’esordio, Kyle Walker ha dimostrato di essere un importante upgrade sulla corsia di destra del Milan. Il calciatore inglese, cresciuto sotto la guida di Guardiola, è abituato nella costruzione dal basso ma soprattutto è un maestro nelle letture, abbinandosi ottimamente con il connazionale Tomori che fa il centrale dal suo stesso lato.
Contro la Roma abbiamo avuto un bell’esempio di come i due interagiscano alla perfezione, merito soprattutto della qualità e concentrazione dell’ex City che nel vedere il compagno alzarsi in copertura è arretrare subito per riempire il buco lasciato a centro area.
Kyle Walker's defensive instincts and tactical understanding of the game is just world-class.
His positioning and anticipation to cover Tomori.
Impressive 🔥
— Duke Of Milan (@jnr_ot) February 5, 2025
Un movimento che già di per sé rappresenta un unicum nella rosa del Milan, visto che in questo avvio di stagione raramente lo si è visto fare ad Emerson Royal e Calabria. Un’abilità di lettura dell’azione che solo recentemente anche Theo Hernandez sta iniziando a fare con maggiore frequenza.
Come detto però la qualità di Walker è anche in fase di impostazione: il laterale inglese ama il palleggio propositivo e più di una volta contro Inter e Roma ha tentato di liberarsi dalla prima pressione avversaria con uno-due o verticalizzazioni rapide.
Kyle Walker vs Inter Milan ALL ACTIONS (H)
Did he have a good debut? pic.twitter.com/WGWVx8LJTo
— Milan Comps (@CompsACM) February 5, 2025
L’esperienza e i movimenti di Walker, all’occorrenza anche centrale aggiunto a seconda del momento della partita, potrebbero bastare da soli a sistemare parte delle criticità del pacchetto arretrato del Milan. Proprio la copertura sulla fasce e l’assenza di terzini in gradi di inter-scambiarsi con il centrale che esce in pressione sono stati tra i più profondi crucci sia di Fonseca e, fino a ieri, anche di Conceicao.
Santiago Gimenez: il panzer
Pur non essendo altissimo (183 centimetri) Santiago Gimenez è uno dei centravanti più fisici dell’intera Serie A. A livello di larghezza è infatti un armadio che, se lanciato in profondità, sa anche raggiungere velocità elevate. Rapidità e stazza capaci di abbattere qualunque ostacolo si frapponga tra lui e la porta, in particolare i “leggerini” difensori della Serie A.
Già nel suo esordio contro la Roma, seppur emozionato, Gimenez ha lasciato intravedere sprazzi di quel “panzer” che è stato con la maglia del Feyenoord. A rendere ancora più marcata la differenza con il recente passato (Morata) è l’abilità di Gimenez nel riempire l’area e farsi trovare sempre pronto e concentrato all’interno degli undici metri.
Santiago Gimenez: all 65 goals for Feyenoord 🧮 pic.twitter.com/lyxEtaIKwz
— Feyenoord Rotterdam (@Feyenoord) February 3, 2025
Un ulteriore punto in favore dell’arrivo di Gimenez, come se non bastassero già i precedenti, riguarda l’integrazione con Joao Felix. Già alla prima palla toccata i due si sono mostrati subito capaci di interagire tra loro creando un’immediata azione di contropiede solo con due tocchi. La rete poi, assist del messicano e gol del portoghese, ha sancito la nascita di una delle più interessanti coppie offensive della Serie A.
Un altro passo rispetto al passato
Gimenez è infatti un centravanti vero, capace di difendere la palla come pochi in Europa; al contrario Joao Felix è un fantasista moderno abile anche nell’attaccare la profondità. L’azione della rete contro i giallorossi dimostra proprio come questa due qualità si integrino alla perfezione.
Possiamo infatti notare come in occasione del gol del 3-1 sia proprio Gimenez ad abbassarsi per ricevere il pallone inizialmente spalle alla porta. Dopo aver retto il primo contrasto con l’avversario, il messicano ha la qualità nel breve di guardare subito il taglio in profondità dell’avversario e trovare il corridoio giusto per l’assist.
Il resto è una magia di Joao Felix, ma di lui parleremo più sotto.
First goal from Joao Felix and first assist from Santiago Gimenez
Forza Milan ❤️🖤
FT Milan 3-1 Roma#CoppaItalia pic.twitter.com/Z07jXnx1OO
— Hengky Saputra (@Henk_18) February 5, 2025
Joao Felix: il Dybala (più completo) del Milan
Mi piace pensare che non sia un caso che Joao Felix abbia segnato il suo primo gol davanti agli occhi del giocatore che più di tutti in A gli assomiglia: Paulo Dybala. Effettivamente entrambi sono dotati di una tecnica magistrale, gli unici in grado di saltare l’uomo solo con il primo controllo: roba da pochissimi eletti.
A differenza di Dybala però Joao Felix ha ben 6 anni in meno e un atletismo nettamente superiore, oltre che una resistenza maggiore. Proprio la fragilità è stato uno dei più grandi crucci della carriera di Dybala, male di cui il portoghese sembra non soffrire.
Al contrario Joao Felix è esattamente ciò che mancava al Milan, un verticalizzatore rapido di piede e pensiero. L’ex Chelsea già sui primi palloni toccati ha mostrato coraggio e qualità riuscendo in diverse occasioni a generare da un flebile fraseggio un’azione pericolosa solo con un passaggio.
João Félix debut vs Roma yesterday🔥pic.twitter.com/ijkCCSRFHG
— 🇲🇽🇲🇽🇲🇽🇵🇹🇵🇹🇵🇹 (@nemaccer) February 6, 2025
Al Milan solo Reijnders, giocatore però più ingabbiato per ovvi motivi tattici e di ruolo, è in grado di fare giocate simili. Con Joao Felix invece ora il Milan ha un fantasista puro, capace di risolvere con una giocata estemporanea anche le partite più chiuse.
Pagato 127 milioni di euro poco più di 5 anni fa, il portoghese ha visto deprezzarsi il proprio cartellino anche a causa di contesti di squadra che non lo premiavano. Atletico Madrid e Chelsea sono, per motivi diversi, ambienti complessi dove poter sprigionare tutto il proprio potenziale.
Il contesto giusto per Joao Felix
La Serie A è sicuramente qualitativamente un passo indietro rispetto Liga e Premier, ma non sarà solo questo a premiare Joao Felix sul medio-lungo periodo. Conceicao sa che per poter recuperare i punti che separano il Milan dal quarto posto occorrerà vincere più partite possibile e per farlo ha deciso, forse più per necessità, di puntare su una squadra votata all’attacco.
La prima modifica, già intravista ieri contro la Roma, è il 4-4-2 offensivo visto nel finale con Felix, Gimenez e Leao contemporaneamente in campo. Un contesto che si replicherà il 99% delle volte nel proseguo della stagione e che vedrà l’ex Chelsea libero di far esplodere tutto il proprio talento.
L’alchimia va ancora trovata ma questo Milan ha sicuramente ora le carte in regola per raddrizzare una stagione ad oggi dimenticabile.