Sconfitta cocente per il Milan che soccombe meritatamente sul campo della Dinamo Zagabria. Padroni in controllo grazie anche alla superiorità numerica.
I padroni di casa partono bene al 19′ trovano il vantaggio approfittando di uno strafalcione di Gabbia che perde il controllo del pallone e lancia involontariamente Baturnia solo davanti Maignan. L’attaccante croato non sbaglia e fa uno a zero.
Il Milan non costruisce obnubilato dall’ottimo possesso palla dei padroni di casa, stessa gara vista con il Como per i rossoneri che preferiscono giocare di rimessa nonostante l’evidente superiorità tecnica. Ad approfittarne sono ovviamente i padroni di casa che tra il 30′ e il 39′ riescono ad ottenere la superiorità numerica dopo due falli, puniti con giallo, da Musah.
Sul finire di primo tempo è nuovamente Baturnia a mettere apprensione ai difensori del Milan, ma il suo tiro termina fuori. All’intervallo Conceicao mischia le carte con l’inserimento di Terracciano e Chukwueze al posto di Gabbia e Morata.
Sintesi secondo tempo Dinamo Zagabria-Milan

Il Milan comincia la ripresa con il giusto spirito e dopo otto minuti si trova sull’uno a uno grazie alla giocata fulminate di Pulisic che controlla e tira in un fazzoletto superando Nevistic. Nel momento migliore dei rossoneri è però la Dinamo a mettere la testa fuori prima con Kulonevic, che segna su un’azione viziata da precedente fuorigioco, e poi con Pjaca che realizza la rete del 2-1.
Splendida azione dell’ex Juve, il migliore in campo, che inizia e conclude con uno splendido diagonale che fulmina Fofana, che lo marcava, e Maignan. Al 64′ è il Milan a recriminare per un rigore prima concesso e poi annullato su Rafael Leao. Ad aver fatto la differenza la Var sarebbe stato un braccio largo di Leao che ha preso con il gomito un avversario nel tentativo di tagliarlo fuori
Al 72′ è ancora Leao, questa volta da fuori area, ad impegnare Nevistic, che blocca. Il Milan tiene il possesso ma crea poco anche a causa dell’inferiorità numerica subita già ben prima della fine del primo tempo. Nel finale Conceicao prova ad inserire altri giocatori offensivi con Abraham e Okafor che prendono il posto di Reijnders e Leao. All’88’ ci prova Okafor che su sponda di Abraham calcia malissimo fuori. Il finale sono pallate inutili fatte da una squadra senza idee, il Milan di Cardinale.
La sconfitta non permette al Milan di accedere alla fase ad eliminazione ma di giocarsi la qualificazione in due gare (andata e ritorno) che si disputeranno a febbraio. L’ennesimo mezzo fallimento di una squadra costruita a metà.