Sergio Conceicao è apparso oggettivamente deluso al termine della gara vinta in rimonta dal Milan al Sinigaglia di Como. La compagine rossonera ha approcciato la sfida in maniera deludente e remissiva lasciando di fatto il pallino del gioco ai padroni di casa, una scelta voluta solo a metà dal tecnico che però aveva impostato un pressing intenso e alto mai verificatosi.
A suo modo di vedere Conceicao, che non ha voluto giustamente stravolgere dopo pochi giorni gli schemi preparati con Fonseca, ha compreso che il 4-3-3 non è il modulo adatto al gioco del suo Milan. La presenza di tre centrocampisti, l’ha affermato anche il tecnico nel post-partita, non è forse la strada giusta: “Si è vero Bennacer e Fofana insieme si pestano i piedi. Isma è uscito per un giallo, ma devono migliorare entrambi”.
Qualità più che quantità
Paradossalmente agli occhi di Conceicao il Milan ha bisogno di maggiore qualità piuttosto che di quantità, una dote che però dovrà necessariamente andare a braccetto con l’intensità nel pressare alto e nel non dare agli avversari il tempo di costruire con lucidità.
Ecco perché, come rivelato anche nelle conferenze passate, l’obiettivo di Conceicao è apportare anche al Milan il suo 4-4-2, modulo utilizzato nei suoi 7 anni al Porto. Ad una prima lettura sono tante le incognite relative al cambio di modulo a partire dall’utilizzo e la posizione di Rafael Leao, ma vediamo uno ad uno i vari reparti.
Il 4-4-2 di Conceicao: la difesa

La difesa dovrebbe essere, negli interpreti, il reparto che cambierà meno. Maignan resterà ovvamente il portiere titolare così come i terzini Theo ed Emerson Royal. Questi ultimi tuttavia avranno delle istruzioni diverse, in particolare Theo avrà il compito di crearsi preferibilmente corsie centrali in fase di possesso. Tuttavia entrambi i terzini si alzeranno sulla linea dei centrocampisti per pressare.
Il francese sarà l’arma in più dell’attacco rossonero che nel 4-4-2 avrà bisogno di rimpolpare il centrocampo con qualità e dinamismo, due doti proprie del francese. In fase di non possesso entrambi i laterali avranno il compito di coprire ed eventualmente raddoppiare sul pressing preventivo di esterni di centrocampo e attaccanti. La manovra con Conceicao partirà dal basso ma non dovrà essere obbligatoriamente prolungata, la squadra costruirà dalla difesa ma cercherà anche spesso l’attacco della profondità con lanci lunghi a cercare o l’inserimento di un esterno o la fisicità del centravanti. Per quanto riguarda i centrali difensivi Conceicao sembra aver scelto al momento Tomori e Thiaw, ma non è escluso che con il passare delle settimane possa dare qualche chance anche a Pavlovic o Gabbia.
Il 4-4-2 di Conceicao: il centrocampo

Il centrocampo è sicuramente il reparto più delicato nella nuova impostazione di Conceicao. In questo senso il portoghese vuole un equilibrio costante al fine di non dover mai trovare la propria mediana in inferiorità numerica. Perché questo accada il tecnico portoghese ha creato due zone di pressing ben definite. La prima sulla trequarti avversaria fatta da uno dei due attaccanti e dai due esterni offensivi; la seconda a centrocampo con uno dei due attaccanti che ripiegherà, i centrocampisti centrali e i terzini.
Quello che dunque vuole Conceicao è un Milan compatto e coraggioso capace anche di prendersi dei rischi ma difficilmente penetrabile da squadre che intendono costruire. Questo tipo di approccio intenso e offensivo obbligherà gli avversari a tentare il lancio lungo, magari sugli esterni, dando così il tempo ai rossoneri di rientrare per coprire l’area.
In fase di possesso invece i due esterni di centrocampo giocheranno più alti e si scambieranno spesso con le due punte. Offensivamente parlando il Milan di Conceicao si concentra molto sul dominio delle seconde palle. Centrocampisti e terzini infatti giocheranno sulla medesima asse per raccogliere eventuali rimpalli ed evitare immediate ripartenze avversarie.
Per quanto riguarda gli interpreti le due certezze rimarranno tali Reijnders e Fofana con l’aggiunta di Bennacer e Musah nelle rotazioni. Gli esterni saranno inizialmente Rafael Leao e Pulisic che avranno però il doppio compito di pressare alto in fase di non possesso e di venire dentro al campo, sia con la palla che senza, mentre le due punte si allargheranno per generare corridoi centrali.
Il 4-4-2 di Conceciao: l’attacco

Il reparto d’attacco è probabilmente il più incompleto per l’attuazione del modulo preferito da Conceicao. Il portoghese, che si aspetta un regalo dal mercato, predilige due punte simili ma con caratteristiche specifiche.
Entrambe devono essere fisiche ma allo stesso tempo mobili (stile Taremi e Evanilson) capaci sia di proteggere il pallone con il fisico e sia di allargarsi per creare spazio alle sovrapposizioni. In questo senso il Milan ha in rosa Morata e Abraham, due giocatori con caratteristiche simili a quelle cercate da Conceciao, ma nessun altro.
In questo senso Camarda, Okafor e Jovic risultano giocatori meno completi e inadatti a interpretare il ruolo delle due punte come lo intende Conceicao. Il mercato dovrebbe dare una mano, ma non è escluso che Rafael Leao possa giocare nel tandem offensivo in determinate partite (o momenti della gara).
In conclusione
Il Milan di Conceicao deve ancora nascere e, per quanto il portoghese abbia provato, il 4-3-3 risulta essere inadatto alle sue idee di calcio. Modulo a parte però l’inserimento della seconda punta e l’eliminazione del mediano dovrà necessariamente essere accompagnato da un pressing più intenso e costante.
Il Diavolo non potrà più lasciare il pallino del gioco ma dovrà invece aumentare la propria offensività con un giocatore di qualità in più, ma con spirito di sacrificio.