Cos’ha detto Ibrahimovic alla festa dei 125 anni del Milan: le sue parole

Zlatan Ibrahimovic era presente ieri sera alla festa per il 125° anniversario del Milan e ha tenuto un breve discorso sul palco davanti a tutti.

Lo svedese è stato al centro di titoli piuttosto negativi negli ultimi giorni, come quelli pubblicati domenica dopo la partita contro il Genoa, quando alcuni tifosi hanno espresso chiaramente il loro pensiero sul modo in cui viene gestito il club.

Ibra è stato duramente contestato dalla Curva che gli ha dedicato cori poco lusinghieri insieme a bordate di fischi. Una contestazione proseguita anche ieri sera nel corso dell’evento organizzato dal Milan in zona Tortona, con diversi tifosi assiepati fuori dalla location per riportare le loro rimostranze nei confronti di dirigenza e proprietà.

Ibrahimovic, che ha appena compiuto un anno come Senior Advisor di RedBird, ha così parlato dal palco: “Per me, il Milan è molto speciale. In questa stanza c’è così tanta storia tra giocatori e dipendenti”.

“Sono stato fortunato ad aver giocato per il Milan e ad aver vinto con questa maglia, anche se non come altri qui che hanno vinto molto più di me. Sono molto onorato di essere qui e di essere un tifoso del Milan. Ci sono tante emozioni che passano. Il Milan è una grande famiglia e sono onorato di sentirmi parte di essa.”

Ibrahimovic da “salvatore” a colpevole

Ibrahimovic, scrive Tuttosport, è così passato dall’essere il “salvatore” del Milan a uno dei principali colpevoli dell’attuale situazione in cui riversa il club, sportivamente parlando.

Il quotidiano torinese sottolinea come Ibrahimovic abbia forse preso il proprio ruolo troppo alla leggera divenendo il simbolo di un’assenza di gerarchia all’interno della dirigenza, che ha commesso molti errori nel pianificare questa stagione.

Non si può certo dire che il primo anno da dirigente per Ibra sia stato facile, ma è anche vero che lo svedese avrà ancora il tempo di imparare il mestiere prima che le cose si mettano davvero male per il Milan.

Festa dei 125 anni: presente Gordon Singer, assente Cardinale

A destrare ancora più sconcerto tra i tifosi del Milan è l’assenza di Gerry Cardinale dalla festa dei 125 anni del Milan. La motivazione ufficiale recapitata dalla dirigenza è che il patron di Red Bird desiderava lasciare il proscenio a chi ha scritto la storia del club, anziché rischiare di rubare l’attenzione.

Una giustificazione che non regge anche considerando la presenza dell’ex proprietario del Milan Gordon Singer, figlio del capo di Elliott. Il legame tra la famiglia Singer e il Milan, già sottolineato nel cda, si è mantenuto anche in questa stagione. Gordon infatti ha presieduto a diverse gare del Milan nel 2024 sia a San Siro che in trasferta, come ad esempio a Madrid.

Perché la vecchia proprietà è presente e la nuova no? Non è ancora chiaro sapere il motivo, ciò che è certo è che entro il 31 agosto Cardinale dovrà rimborsare il “vendor loan” di 500 milioni più interessi fatto proprio dai Singer. Qualora questo non accadesse allora, chissà, forse il vecchio proprietario tornerà ad essere il nuovo.

 

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