Cosa dicono i giornali sulla contestazione dei tifosi del Milan

Non sorprende che le prime pagine dei quotidiani sportivi si siano concentrati con quanto accaduto a San Siro con la contestazione dei tifosi del Milan. 

In quella che sarebbe dovuta essere una serata di festa per il Milan che oggi compie 125 anni di storia, la gara con il Genoa si è invece tramutata nell’ennesima delusione stagionale per i rossoneri che a fine gara hanno ricevuto i fischi di buona parte del pubblico.

Le prime pagine

La Gazzetta dello Sport “Basta così. Non è una festa: il Milan è in discussione. Pareggio col Genoa: fischi a San Siro. Rossoneri ottavi, -14. Fonseca: ‘Mancava solo il gol’.”

Corriere dello Sport:  “Solo fischi per il Milan. Rossoneri fermati dal Genoa (0-0). Fonseca si difende: ‘Carenza di qualità, capisco la delusione’. Fuori Theo, Calabria e Tomori. Spazio a Jimenez, Liberali e Camarda.”

QS:  “Festa rovinata. Milan a secco contro il Genoa. Buuuu a Ibra e alla squadra.”

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Fonseca felice, tifosi infuriati

Come scrive questa mattina La Gazzetta dello Sport, il pareggio contro il Genoa ha aperto una spaccatura tra l’attuale dirigenza del Milan e i tifosi. Questi ultimi hanno infatti espresso chiaramente il proprio pensiero con una protesta dentro e fuori San Siro.

Tra i cori di dissenso è spiccato l’esplicito: “Non siamo americani”. Un messaggio chiaro rivolto all’attuale proprietà e al modo in cui RedBird gestisce il club.

Fuori dallo stadio la Curva Sud ha esposto uno striscione per confermare tutta la propria delusione, un messaggio con su scritto: “Ne abbiamo abbastanza della vostra mediocrità”. I tifosi hanno chiarito come per loro il club non sia solo un’azienda, ma un’organizzazione storica che merita amore e rispetto.

Si sperava che con le celebrazioni per il 125° anniversario la squadra di Paulo Fonseca potesse provare un moto di orgoglio e giocare bene, ma invece i giocatori non sono riusciti a sfondare la risoluta difesa del Genoa, che non è riuscita a tirare in porta.

Il Milan è scivolato all’ottavo posto in classifica, ma c’è chi pensa che vada tutto bene, come Fonseca. Il tecnico si è detto contento della prestazione offerta ieri dai suoi ragazzi, convinto che mancasse solo un gol .

“Penso che abbiamo giocato una bella partita, abbiamo creato molto, i giocatori avevano voglia di vincere, hanno giocato come una squadra e mancava solo il gol”, ha detto.

“E ovviamente è mancata la qualità nelle decisioni finali, per tutto il tempo in cui siamo stati nell’area avversaria. Penso che abbiamo fatto 22 tiri, è mancato solo un gol.”

La pazienza al Milan è finita

Come scrive questa mattina il Corriere dello Sport, il Milan ha festeggiato 125 anni di storia davanti ai propri tifosi e insieme ad alcune delle leggende più amate di sempre come Ruud Gullit, Marco Van Basten, Frank Rijkaard, Pippo Inzaghi e Clarence Seedorf.

C’erano tutte le premesse per dare una scossa alla stagione, ma il Milan ha deluso ancora una volta. I giocatori hanno abbandonato il campo tra bordate di fischi e la dirigenza fuori da San Siro è stata accolta da uno striscione con su scritto “Questi proprietari non ci meritano” e “non siamo americani”.

Nel frattempo, però, la dirigenza prosegue sulla strada attuale. Lo ha confermato Ibrahimovic prima della partita affermando: “Siamo d’accordo con Fonseca: la squadra deve fare di più e dobbiamo spingere perché faccia di più.

“Quello che ha detto in pubblico lo ha detto anche in privato. Se fossi un giocatore, reagirei, perché se l’allenatore non è contento, bisogna fare di più.”

Il problema è che i risultati latitano e il Milan è ora a 14 punti dal primo posto, piazzandosi in un deludentissimo ottavo posto in classifica.

Seedorf parla di passo indietro per il Milan

Intervenuto ai microfoni di DAZN nel pre-partita di Milan-Genoa, Clarence Seedorf ha commentato le scelte di Fonseca e della dirigenza del Milan: “Ho visto l’intervista di Fonseca, era molto emotivo ma non ha superato il limite. Era un messaggio che ogni tanto va mandato. Quando rappresenti un club come il Milan è giusto. Squadra con troppi alti e bassi, non si riesce a capire perché: la squadra è sicuramente attrezzata per fare meglio”.

È una squadra costruita per…?

“Io direi di fare un passo indietro. C’era Pioli, Maldini ed un percorso. È stato interrotto un percorso, ora serve tempo perché ci sono persone nuove: l’ambiente deve ricompattarsi su dinamiche e meccanismi nuovi. Quando si cambia un allenatore certe cose cambiano. Il club deve avere pazienza e dare supporto. Hanno mostrato in alcune partite di avere valore, ora ci vuole continuità. Fonseca ha idee buone, ma manca la continuità. L’unico che può risolverla è lui”

 

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