Atalanta-Milan

Atalanta-Milan: le probabili formazioni e il duello Ederson-Reijnders

Questa sera a Gewiss Stadium di Bergamo il Milan affronterà forse la gara più importante della stagione, forse l’ultimo treno per la lotta Scudetto. 

Sia Atalanta che Milan stanno vivendo un momento positivo in stagione, ma sono i bergamaschi ad essere avanti di ben 9 punti rispetto ai rossoneri in classifica. Dopo il turnover fatto contro il Sassuolo, 8 cambi rispetto alla gara precedente, Fonseca è pronto questa sera a puntare sui propri “titolarissimi”.

La probabile formazione del Milan contro l’Atalanta

Un piccolo anticipo il tecnico portoghese l’ha fornito già in conferenza stampa annunciando la presenza dal primo minuto di Yunus Musah, che prenderà il posto di Chukwueze come ala destra. A completare il reparto d’attacco ci saranno dunque Rafael Leao a sinistra, Pulisic trequartista centrale e Morata punta avanzata.

Probabile Milan (4-2-3-1):  Maignan; Emerson Royal, Thiaw, Gabbia, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Musah, Pulisic, Leao; Morata.

La probabile formazione dell’Atalanta contro il Milan

Venendo in casa Atalanta, Gan Piero Gasperini deve ancora risolvere il ballottaggio in difesa che vede Hien sfidare Djimsiti nel terzetto dei centrali che scendrà in campo contro il Milan. In attacco invece è Charles De Ketelaere, l’uomo più atteso, il favorito sul capocannoniere Retegui nel ruolo di centravanti al fiano di Lookman.

Probabile Atalanta (3-4-1-2): Carnesecchi; Kossounou, Hien, Kolasinac; Bellanova, De Roon, Ederson, Ruggeri; Pasalic; De Ketelaere, Lookman.

Come Fonseca ha (finalmente) cambiato il Milan

La vittoria roboante contro il Sassuolo ha sicuramente innalzato il morale e la fiducia del Milan in vista del match contro l’Atalanta. Per carità si trattava di sfidare una squadra di Serie B, ma ci sono comunque degli aspetti positivi che vale la pena sottolineare.

Come afferma il nostro scrittore Rohit Rajeev, stiamo iniziando a vedere una chiara identità nel gioco del Milan, finalmente aderente a quello che Fonseca ha sempre professato in conferenza stampa da inizio stagione.

Partiamo dall’era Pioli al Milan. Sotto il precedente allenatore la squadra si allungava nettamente di più andando così a generare enormi spazi non coperti tra i vari reparti. Un problema che i rossoneri hanno avuto anche all’inizio di questa stagione, come evidenziato nel primo match di campionato disputato contro il Torino.

Un problema non secondario per Fonseca che ha sempre professato un modo di giocare posizionale, totalmente in antitesi con la poca compattezza tra i reparti. Dando tuttavia un’occhiata approfondita alla partita vinta contro l’Empoli, il Milan sembra aver cambiato totalmente approccio. I rossoneri infatti sono più compatti al centro e c’è pochissima distanza tra loro, il che facilita i passaggi rapidi che l’allenatore di solito desidera, attraverso triangoli e uno-due.

Questo significa che, anche se con mesi di distanza, i giocatori del Milan sembrano adesso aver veramente compreso gli schemi del tecnico riuscendo ad esprimerlo anche se con avversari non propriamente di primo rango. La gara con l’Atalanta in questo senso sarà un test importantissimo per capire il reale stato dell’applicazione delle idee di Fonseca al Milan e non vediamo l’ora di capirlo.

Reijnders contro Ederson: la sfida nella sfida di Atalanta-Milan

Come scrive La Gazzetta dello Sport, Ederson è oggi elemento fondamentale nell’Atalanta di Gasperini che l’ha utilizzato come esempio recentemente in conferenza stampa: “È la dimostrazione che nel calcio le cose cambiano continuamente, non c’è nulla di statico”.

L’uomo pericoloso dell’Atalanta

Quando è arrivato a Bergamo Ederson era un centrocampista prettamente offensivo, invece ora ha cambiato la propria posizione muovendosi davanti alla difesa. Ovviamente anche i suo modo di interpretare il gioco è cambiato diventando un interditore abilissimo che tuttavia non disdegna portarsi in avanti, come visto nel gol segnato contro il Genoa.

Ederson è diventato ‘un formidabile tuttofare’ sotto la guida di Gasperini, tanto da guadagnarsi gli occhi della Premier League. Contro il Milan tornerà a svolgere il proprio ruolo di equilibratore al fianco di Marten de Roon a centrocampo.

“Reijnders on fire”

Con sei gol nelle ultime otto partite, Reijnders sta tenendo cifre da attaccante piuttosto che da centrocampista. L’olandese sa fare tutto: corre come un centrocampista, crea come un regista, ha il controllo di palla dell’esterno e (ora) tira anche come un attaccante.

I 42 giorni di magia sono iniziati il ​​22 ottobre contro il Brugge in Champions League, sono proseguiti con il gol della vittoria contro il Monza, quello al Bernabeu contro il Real Madrid, la doppietta contro l’Empoli e poi la splendida conclusione da fuori contro il Sassuolo.

Quando segnerà il suo prossimo gol, Reijnders avrà già raddoppiato il bottino dell’anno scorso, che era di quattro in tutte le competizioni. Parte del merito per la recente accelerazione va naturalmente dato a Fonseca, che ne ha fatto la pietra angolare del suo Milan.

Ad aiutare la crescita di Reijnders è stato anche il compagno di reparto Youssouf Fofana, un interditore puro che ha scrollato dalle spalle dell’olandese diverse responsabilità difensive. Tuttavia il vero merito va da allo stesso Reijnders che ora è diventato l’uomo più pericoloso del Milan, nonché il prossimo a firmare un ricco rinnovo.

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