Il Milan segna tanto ma poco con gli attaccanti: questa è una delle più importanti differenze con chi sta davanti in classifica.
Come scrive l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Alvaro Morata e Tammy Abraham sono tra i volti più rappresentativi del mercato estivo del Milan.
Con l’arrivo dei due attaccanti, rispettivamente provenienti da Atletico Madrid e Roma, la dirigenza ha rivoluzionato completamente il reparto offensivo orfano di Giroud.
Tuttavia non si può dire che l’apporto dei due attaccanti sia stato efficace, almeno in termine di gol segnati. Entrambi i centravanti hanno segnato in totale sei gol, tre a testa, ovvero due in meno di quanto aveva fatto Giroud a questo punto della stagione.
Fonseca non valorizza le punte
In generale sia Abraham che Morata hanno sofferto di discontinuità, forse penalizzati dal gioco di Fonseca che tende a premiare maggiormente i centrocampisti. Non è infatti un caso che oggi il capocannoniere del Milan sia Pulisic (un trequartista) mentre in Champions chi ha segnato di più è Reijnders, il regista.
Più nel dettaglio, Morata non segna in campionato dal 27 settembre contro il Lecce, mentre l’inglese non segna dalla drammatica trasferta di Cagliari dell’11 novembre, anche se entrambi hanno trovato la via della rete più recentemente in Champions League.
Il paragone con le altre Big
L’articolo de La Gazzetta mette a confronto i tandem offensivi di tutti i top club di Serie A, un paragone che suona come un campanello d’allarme per il Milan, che tuttavia si mette al pari del Napoli. Questo è il resoconto:
ATALANTA – Retegui e Zaniolo: 15 gol
FIORENTINA – Kean e Kouamé: 13 gol
LAZIO – Castellanos e Dia: 13 gol
INTER – Thuram e Arnautovic: 11 gol
JUVENTUS – Vlahovic e Nico Gonzalez: 10 gol
NAPOLI – Lukaku e Simeone: 6 gol
MILAN – Abraham e Morata: 6 gol
In questa speciale graduatoria il Milan si piazza al sesto posto (alla pari del Napoli), la stessa occupata nella classifica reale della Serie A. Lo stesso ordine è rispettato anche per la voce “gol fatti” complessivi che vede il Milan anche in questo caso al sesto posto alla pari con la squadra di Conte.
Atalanta (34)
Inter (31)
Lazio (28)
Fiorentina (27)
Juventus (21)
Napoli (20)
Milan (20)
La grande vera differenza tra il Milan e il Napoli, che è davanti ai rossoneri di 10 punti, riguarda invece i gol subiti. La squadra di Fonseca è a quota 14 (come Lazio e Inter), mentre il Napoli ha incassato solo 9 gol nelle prime 13 giornate.
Il Milan pensa di intervenire sull’attacco a gennaio? Le ultime
La risposta è, non vogliamo illudervi, NO. Come riporta stamattina il Corriere dello Sport, ciò che finora ha colpito di più del Milan di Fonseca è la totale mancanza di equilibrio in campo. I gol subiti in questa stagione sono tanti e molti di loro arrivano da azioni di contropiede.
Così Fonseca starebbe valutando un cambio di modulo che possa dare maggiore quadratura alla propria squadra passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3. Per farlo, però, serve un po’ di profondità a centrocampo, con l’aggiunta di almeno un giocatore che possa alternarsi con con i “semprepresenti” Reijnders e Fofana.
Ismael Bennacer al momento non offre garanzie, quindi i dirigenti hanno in mente due nomi: Warren Bondo del Monza e Reda Belahyane dell’Hellas Verona. Il primo è da tempo nel mirino di Moncada, che lo segue fin dai tempi del Nancy, mentre il secondo è stato più una sorpresa, visto l’incredibile inizio di stagione che sta avendo sotto la gestione di Paolo Zanetti.
Entrambi i profili incuriosiscono il Milan in quanto non costano un’enormità e sono entrambi under 22, il che significa che potrebbero essere aggiunti alla lista Serie A e Champions senza dover fare variazioni.
L’alternativa al duo nazionale sopra menzionato è Johnny Cardoso, nazionale statunitense che attualmente gioca nel Real Betis e il cui nome era già stato accostato al Milan in estate.
