Morata torna punta contro la Juventus. Il piano anti-Motta di Fonseca

Milan-Juventus di sabato è una partita che suscita sempre forti emozioni, visto che si tratta delle due squadre più importanti del calcio italiano. 

Il Corriere della Sera questa mattina va dritto al punto: l’unico modo per la squadra di Paulo Fonseca di rientrare in corsa per lo scudetto è battere la Juve in casa sabato sera e nessun altro risultato è accettabile.

Il Milan è settimo in classifica e otto punti dietro la capolista Napoli di Antonio Conte. Sono anche sette i punti che separano i rossoneri dal quarto posto, obiettivo minimo di questa stagione.

Cosa deve fare il Milan per battere la Juventus? Innanzitutto, essere solido in difesa. I rossoneri hanno già subito 20 gol in 15 partite tra Serie A e Champions League e all’Unipol Domus contro il Cagliari sono stati decisivi gli errori individuali nei tre gol dei padroni di casa.

Prima del match contro i rossoneri il Cagliari aveva segnato nove gol in 11 gare, segno di come la retroguardia rossonera sia perforabile più di tante altre. O Fonseca risolverà al più presto questo problema o il sogno di poter puntare alla seconda stella resterà un miraggio.

Se per la compattezza difensiva un grosso aiuto sarà dato dal rientro di Matteo Gabbia e dall’utilizzo di un centrocampista in più Loftus-Cheek, un altro problema per il Milan è l’attacco.

I bianconeri in questa stagione hanno subito solo sette gol, quattro dei quali arrivati ​​tutti nel match contro l’Inter. Thiago Motta ha quindi trovato molta più quadratura difensiva rispetto a Fonseca, motivo in più per cui il Milan dovrà fare gli straordinari anche in attacco per vincere.

Rafael Leão è tornato in forma come dimostrato dai gol segnati sia in rossonero che in nazionale e Christian Pulisic continua a vivere un momento d’oro. In nazionale anche Samuel Chukwueze ha fatto bene trovando uno splendido gol con la Nigeria, ma la notizia più importante è il ritorno di Alvaro Morata.

Morata di nuovo numero 9 puro

L’allenatore del Milan Paulo Fonseca punterà su Alvaro Morata nella partita di sabato contro la Juventus, una squadra che lo spagnolo conosce bene.

L’edizione di questa mattina de La Gazzetta dello Sport ricorda che Morata ha giocato sette volte contro i rossoneri quando era alla Juve, segnando tre gol. Tuttavia al Milan la vena realizzativa dell’iberico sembra essersi dimezzata, è fermo a due gol in campionato, anche a causa del grande sacrificio in fase di ripiegamento chiestogli da Fonseca.

Il gol del Bernabeu in Champions League potrebbe però essere stata per Morata la scintilla di una notte magica, la stessa che servirà sabato per riaccendere la corsa scudetto.

Un Morata diverso

 (Photo by Angel Martinez/Getty Images)

Morata torna alla partita Milan-Juventus da giocatore diverso; più maturo e forse meno goleador. È più consapevole del suo ruolo di leader all’interno del gruppo ed è disposto a tutto per il bene della squadra.

Anche per questo è stato finora meno presente in area di rigore: alla Juventus ha segnato 59 gol in 185 partite complessive, una media di uno su tre. Al Milan ne ha tre in 12 presenze, cioè un gol su quattro.

Per stimolare l’istinto dell’attaccante, Fonseca ha un piano: fare di Morata l’unico punto di riferimento dell’attacco rossonero. Un cambio radicale rispetto a quanto visto, ad esempio, nel derby dove Alvaro aveva funto da trequartista di supporto ad Abraham.

Contro la Juve Morata sarà il solo vertice offensivo affiancato da due assist-man coi fiocchi come Pulisic e Rafael Leao. Un tridente “pulito” che il Milan non usa da tempo visto che in tre delle ultime quattro partite Leao non è stato schierato titolare e a Cagliari lo spagnolo è mancato per infortunio.

Milan-Juve sarà una sfida tra attaccanti atipici sotto molti aspetti, perché dall’altra parte al posto dell’infortunato Vlahovic dovrebbe giocare Timothy Weah come “falso nove”.

Il Chiellini del Milan

Alvaro Morata è rimasto vicino a Giorgio Chiellini, ex compagno alla Juve con cui si sente molto spesso. Secondo La Gazzetta dello Sport, oggi Morata è il Chiellini del Milan: l’uomo d’esperienza, il senatore che si occupa dello sviluppo dei giovani.

È un pezzo fondamentale dello spogliatoio e fa sentire la sua voce. A tavola si siede accanto a Theo Hernandez, Davide Calabria e Matteo Gabbia ma è anche un aggregatore come sottolineato dalle due cene di squadra da lui organizzate dall’inizio della stagione.

Anche Zlatan Ibrahimovic, che ha voluto Morata fortemente, ha rivestito un ruolo simile nella sua ultime esperienza da giocatore al Milan. Oggi invece Zlatan è seduto sugli spalti mentre Morata è in campo, ma la loro voglia di vincere è ancora identica.

Padre e figlio in campo

Ieri Maximilian Ibrahimovic si è allenato con la prima squadra del Milan, davanti al padre Zlatan, a Milanello.

La Gazzetta dello Sport apre l’articolo intitolato “Ibra guarda Ibra” parlando della seduta di martedì al centro sportivo, un allenamento mattutino che è stato una sorta di riunione di famiglia.

Zlatan Ibrahimovic era a Milanello e Maximilian Ibrahimovic in campo in una seduta mista tra prima squadra e Under 23. In quell’occasione Ibra senior ha guardato il figlio allenarsi, come capita a tutti i papà del mondo quando finiscono il lavoro e vanno al campo di allenamento.

In questo caso non è esattamente la stessa cosa: Zlatan prende le decisioni al Milan e per Maximilian è quasi come avere un genitore-allenatore. Max si è allenato con i ragazzi del Milan Futuro insieme alla prima squadra, per sopperire alle logiche assenze dovute alla sosta per le nazionali.

Per Ibra Jr. è stata una giornata speciale, in una stagione che finora lo ha visto giocare sia nel Milan Futuro che nella Primavera. Maximilian si allena normalmente infatti con la squadra di Daniele Bonera ma gioca in campionato e in Youth League con la Primavera di Federico Guidi.

Come evidenziato dalla nostra redazione inglese, c’è stato un precedente già nel febbraio 2023 ma in quell’occasione entrambi gli Ibrahimovic erano in campo. Zlatan si allenava con la prima squara mentre Max affrontava suo padre come rappresentato dell’Under 18 rossonera.

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