Bologna-Milan rinviata: come si sono comportati i club per gestire l’emergenza

MILAN, ITALY - JANUARY 14: Paolo Scaroni, President of AC Milan looks on prior to the Serie A TIM match between AC Milan and AS Roma - Serie A TIM at Stadio Giuseppe Meazza on January 14, 2024 in Milan, Italy. (Photo by Marco Luzzani/Getty Images)

In seguito alla notizia del rinvio di Bologna-Milan, il presidente rossoblù Joey Saputo e quello rossonero Paolo Scaroni hanno messo in campo due atteggiamenti speculari.

La decisione della Lega Serie A di rinviare Bologna-Milan ha fatto parecchio discutere addetti ai lavori e non. Il match infatti verrà recuperato in una data ancora non indentificabile e in ogni caso non prima del mese di febbraio. Condurre un campionato con anche solo un asterisco a margine della classifica è sempre un elemento destabilizzante per il cammino stagionale.

Ma non è solo qui il problema. Il Milan paga una doppia penalità anche per un altro motivo: due dei suoi top player – Theo Hernandez e Reijnders – avrebbero dovuto saltare per squalifica il match contro i rossoblù e invece saranno assenti nell’infrasettimanale di martedì contro il Napoli, partita decisamente più impegnativa in cui gli uomini di Fonseca si giocano tanto contro una diretta concorrente per le zone alte della classifica.

Bologna-Milan: la strategia di Saputo

Questa mattina il Corriere dello Sport ha fatto luce sulle dinamiche che si sono verificate nella mattinata di ieri e che hanno portato alla conferma della decisione del Sindaco di Bologna Simone Lepore di rimandare Bologna-Milan. Un ruolo decisivo nella questione lo ha giocato il presidente dei rossoblù Saputo. Avrebbe telefonato Claudio Fenucci (CEO), in quel momento impegnato nell’Assemblea di Lega a Milano per ribadirgli che per rispettare una città in sofferenza la squadra non sarebbe andata a giocare in nessun altro stadio, anche a costo di essere puniti con lo 0-3 a tavolino.

In quello stesso momento sia la Lega che il Milan stavano mettendo giù tutte le opzioni possibili per fare sì che la partita potesse essere giocata in campo neutro e a porte chiuse. Di fronte a questa insistenza Fenucci si sarebbe irrigidito, dopo aver trascorso invece le precedenti ore a cercare di sensibilizzare con diplomazia le parti in causa sulle difficoltà che in quel momento stavano provando Bologna e i bolognesi.

Il comportamento di Scaroni

La partita è rinviata perché con una decisione a mio avviso incomprensibile il sindaco ha vietato che la gara si giocasse anche a porte chiuse. Non ho capito perché. Di fronte all’ordinanza del sindaco abbassiamo la testa“. Con questo commento Paolo Scaroni ha abbandonato gli uffici della Lega Serie A dopo l’ufficialità della decisione del rinvio. Dichiarazioni discutibili secondo il Corriere dello Sport, ma anche controbilanciate dalla bontà e costruttività di due atteggiamenti messi in campo dal Milan. Innanzitutto Scaroni ha avuto la sensibilità di astenersi nella votazione del Consiglio in quanto parte in causa. In secondo luogo il presidente rossonero ha fatto sapere che il Milan sarebbe stato disposto a versare la metà del ricavato dell’incasso per metterlo a disposizione degli alluvionati: vale a dire circa 250 mila euro dei 500 mila.