Bologna-Milan, caso politico nella Lega: ora si crea un precedente

MILAN, ITALY - NOVEMBER 08: Official Lega Serie A match ball Nike Flight Hi-Vis is seen during the Serie A match between AC Milan and Hellas Verona FC at Stadio Giuseppe Meazza on November 8, 2020 in Milan, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)

Continuano le ricadute dopo la decisione di rinviare Bologna-Milan e emergono alcune novità sulla riunione della Lega Serie A tenutasi ieri.

Il caso Bologna-Milan

La Lega Serie A prende atto dell’Ordinanza del Sindaco di Bologna n. 761919/2024, che non consente lo svolgimento della partita nemmeno a porte chiuse, rinviandola a data da destinarsi.

C’è stata una lunga discussione prima di arrivare a questa decisione. In mattinata c’è stato un incontro tra il sindaco di Bologna e il prefetto della città, da cui è emerso che il Dall’Ara non sarebbe stato aperto e quindi è saltata l’opzione più logica di giocare Bologna-Milan a porte chiuse.

A quel punto la Lega Serie A si è riunita e ha cercato per diverse ore un campo neutro in cui giocare la partita (si è parlato prima di Como e poi di Empoli). Tuttavia, le questioni da risolvere erano troppe e così alla fine si è deciso di rinviare la partita a data da destinarsi. Visto il calendario frenetico di entrambe le squadre, non sarà facile trovare un giorno per la riprogrammazione. Di sicuro non sarà possibile giocarla prima di febbraio, il che significa quattro mesi dopo. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

Una manovra politica

Come scrive questa mattina La Repubblica, alla fine il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha vinto la sua battaglia e ha ottenuto il rinvio della partita a data da destinarsi, scatenando tante polemiche.

Il Milan voleva giocare la partita, non solo perché si era preparato, ma anche perché ha due giocatori squalificati, Theo Hernandez e Tijjani Reijnders, che ora saranno costretti a scontare la loro squalifica nella prossima partita, ovvero lo scontro con la capolista Napoli. Leggi anche: Fonseca è autonomo nelle scelte. Ibra torna a Milanello per parlare con Leao

I rossoneri si erano resi disponibili a giocare ovunque. D’altro canto, il Bologna non voleva scendere in campo senza i propri tifosi, che sarebbero stati penalizzati dalla decisione di giocare a porte chiuse o in campo neutro.

Non solo, ma la partita contro il Milan sarebbe stata utilizzata per raccogliere fondi per le vittime dell’alluvione e senza tifosi all’interno dello stadio gli incassi sarebbero stati molto più bassi.

La maggioranza della Lega ha infine votato per il rinvio, al termine di un incontro ‘prima di tutto politico’. Il giornale afferma che Claudio Lotito, presidente della Lazio e storico alleato del suo omologo del Napoli Aurelio De Laurentiis, ha fatto campagna per il rinvio.

La gara contro il Napoli

Per la sfida contro il Napoli il Milan dovrà fare a meno di Theo Hernandez e Tijjani Reijnders, che avrebbero dovuto scontare la squalifica contro il Bologna, ma dopo il rinvio della partita saranno costretti a saltare la partita contro il Napoli.

Fonseca ha qualche dubbio sulla formazione che schiererà per affrontare la squadra di Antonio Conte, e in particolare su chi sostituirà i due squalificati. Per prendere il posto del francese sulla fascia sinistra è battaglia tra Filippo Terracciano e Davide Calabria, rientrato dall’infortunio.

Al centro del campo, dove mancherà Reijnders, a contendersi un posto da titolare accanto all’ormai inamovibile Youssouf Fofana ci sono Ruben Loftus-Cheek e Yunus Musah. L’altro grande dubbio nella formazione riguarda Rafael Leao, che potrebbe perdere il posto da titolare a favore di Noah Okafor.

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