Bologna-Milan, la Lega Serie A dice che si gioca: le ipotesi sul tavolo

Ieri vi abbiamo parlato della disposizione del Comune di Bologna che ha indetto l’annullamento del match di sabato tra i rossoblù e il Milan a causa del forte maltempo.

Una decisione che tuttavia non sembra aver trovato “l’ok” della Lega Serie A che ora starebbe spingendo per il mantenimento dell’appuntamento in calendario.

Secondo quanto appreso dalla nostra redazione sarebbero tre le opzioni che starebbero passando al vaglio del consiglio di Lega. Per prima cosa la possibile sconfitta a tavolino del Bologna (0-3) qualora il Dall’Ara dovesse confermarsi non disponibile e non si riuscissero a trovare possibili mete alternative.

Un’ipotesi che ovviamente il club rossoblù vorrebbe evitare e che infatti starebbe spingendo il club a provvedere lo spostamento del match su un campo neutro. La sede più gettonata è al momento Como, ma si attende l’ok sia da parte della Lega Serie A che del club di Fabregas.

Infine, l’ultima ipotesi è che il match si svolga regolarmente al Dall’Ara alle 18 di sabato, ma a porte chiuse. Una decisione che spetta alla Lega Serie A e a cui il club emiliano non potrebbe opporsi, pena la sconfitta a tavolino.

Il Bologna rischia la sconfitta a tavolino?

Secondo la Lega Serie A dunque Il sindaco di Bologna non ha il potere di annullare la partita senza previo consenso dell’organo calcistico di riferimento. Questo significa che il match tra rossoblù e Milan non è ufficialmente rinviato. Per riepilogare sono queste le possibili soluzioni sul tavolo ad oggi:

Forfait 3-0 con risultato assegnato a favore del Milan, qualora il Bologna si rifiutasse di giocare in campo neutro o a porte chiuse.
Bologna-Milan si giocherà in campo neutro per disposizione della Lega Serie A, organo di governo del campionato;
Bologna-Milan si giocherà sabato alle 18:00 ma a porte chiuse, una decisione a cui il Bologna non ha potuto resistere.

Questa mattina è previsto un incontro tra il Prefetto e il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore, per cercare di far tornare sui propri passi il Sindaco.