Nuovo stadio: avanti con San Siro, ma Scaroni “tranquillizza” San Donato

Negli ultimi giorni sono emerse diverse indiscrezioni sui giornali secondo cui Milan e Inter potrebbero abbandonare i rispettivi progetti di San Donato e Rozzano per costruire un “nuovo” San Siro insieme.

Ieri si è svolto un incontro a cui hanno partecipato dirigenti del club e comunali e si sarebbero compiuti concreti passi avanti riguardo alla possibilità per Milan e Inter di presentare una manifestazione di interesse  per la realizzazione di uno stadio condiviso.

Tale azione prevedrebbe l’acquisto da parte dei club dell’area di San Siro, la riqualificazione delle zone limitrofe oltre che dell’attuale impianto.

Poco fa, il sindaco del comune di San Donato, Francesco Squeri, ha pubblicato un comunicato stampa in cui chiedeva un incontro con la dirigenza del Milan per capire quali siano le reali intenzioni.

“Alla luce delle recenti notizie di stampa e delle dichiarazioni del Presidente del Milan che lasciano intendere di considerare concreta la realizzazione del nuovo stadio di San Siro, il Sindaco Squeri ha richiesto un incontro urgente con i vertici del Milan e la proprietà della società al fine di giungere a un chiarimento in merito al progetto dello stadio di San Donato, anche in considerazione del fatto che l’iter amministrativo in corso richiede serietà e trasparenza nei confronti delle istituzioni coinvolte e di tutti i cittadini.

“In linea con gli impegni presi per tenere aggiornati i cittadini su tutte le fasi del progetto dello stadio, a seguito dell’incontro il Sindaco fornirà un aggiornamento sull’esito dell’incontro e sui contenuti emersi.”

Ricordiamo che il Milan ha già investito 40 milioni di euro per l’acquisto dei terreni posti nel quartiere di San Donato, un atto che potrebbe rivelarsi inutile qualora si decidesse di esplorare l’ipotesi San Siro.

Scaroni tranquillizza: “San Donato è priorità”

Dopo le preoccupazioni mostrate dal primo cittadino di San Donato, il presidente del Milan Scaroni ha parlato a La Gazzetta dello Sport dei prossimi passi che compirà la società.

“Non abbiamo superato i problemi di San Siro. Primo, i costi dello stadio e dell’area circostante devono ancora essere definiti. Secondo: c’è ancora un iter complesso per i permessi di costruire. Il percorso è ancora lungo e difficile”, ha detto.

“Certo che abbiamo trovato un accordo sul secondo anello con la sovrintendenza, benedetto dal ministro Giuli, che tre mesi fa sembrava impossibile. Un modo per mantenere le vestigia del vecchio stadio riadattate a negozi e altre attività.

“Non abbiamo abbandonato San Donato, anzi resta la nostra opportunità numero uno. La priorità per energie e soldi che abbiamo speso. Il sindaco Squeri non deve preoccuparsi.”

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