Tomori disastroso con la Fiorentina. Pavlovic merita una chance

La sconfitta contro la Fiorentina è stata rocambolesca visti i ben tre rigori sbagliati (due dal Milan e uno dai padroni di casa), ma ha anche palesato pregi e difetti del Diavolo. Da un lato l’attacco che crea tanto ma segna poco, dall’altro la difesa con Tomori che non convince. 

Da un lato il Milan ha vinto in tutte le voci delle statistiche pubblicate post-gara, compresi gli expected goals saliti fino a 2.81 contro l’1.53 viola.

Anche un’analisi superficiale di questi dati  dimostra che il Milan al Franchi ha tenuto bene il campo meritando molto più di una sconfitta, eppure. Il Diavolo ha tirato ben 8 volte in porta contro le 3 della Fiorentina ma ciò non ha contato ai fini del risultato, perché?

Perché il Milan in difesa quando concede lo fa bene (o meglio dire male). I Viola su tre tiri totali in porta hanno segnato ben due volte dimostrando di avere sì un attacco più cinico, ma anche un avversario meno solido (il Milan) in fase di non possesso.

Tomori che combini?

Errori di reparto ma anche e soprattutto individuali come in occasione delle ultime due occasioni capitate alla Fiorentina, entrambe scaturite da anticipi totalmente “ciccati” di Tomori. Il primo è il salto totalmente fuori tempo fatto per intercettare il lancio di De Gena che ha permesso a Kean di servire Gudmunsson per il gol del 2-1.

L’altro, meno grave per i posteri, è la dormita del difensore inglese in marcatura sempre su Kean, che ha permesso all’italiano di centrare la traversa con l’intero specchio a disposizione.

E se la risposta fosse Palvovic

Fonseca ha più volte ribadito nei giorni scorsi come il Milan abbia bisogno di trovare equilibrio e certezze in difesa e per questo ha continuato a puntare sulla coppia Gabbia-Tomori, già protagonista nel derby.

Eppure ad inizio stagione è stato Pavlovic il centrale più in palla che però sembrava convivere male in coppia con il difensore inglese. La disastrosa prestazione di Tomori contro la Fiorentina potrebbe convincere Fonseca che mischiare le carte porterà giovamento alla retroguardia rossonera mettendo in panchina l’ex Chelsea.

Pavlovic d’altronde nelle sue prime uscite in rossonero ha mostrato di essere un centrale non solo affidabile ma anche aggressivo. Due caratteristiche che proprio Fonseca ha visto mancare al Milan nell’ultima gara.

“Per me è una mancanza di aggressività, non credo che sia stato un problema strutturale. I giocatori in attacco non sono stati rigorosi nel chiudere gli spazi, e se non siamo aggressivi con loro la squadra si allunga, perdiamo le seconde palle…”

La coppia Gabbia-Pavlovic si sposa bene

Gabbia-Pavlovic potrebbe dunque essere l’assortimento giusto da cui ripartire. Una coppia che inoltre sarebbe composta da un destro (l’italiano) e un mancino (il serbo), caratteristica fondamentale per chi vuole costruire dal basso come Fonseca.

Un fattore da tenere in conto ma che appare secondario visto che oggi il problema delle retroguardia del Milan è difendere. In questo senso infatti le caratteristiche di Gabbia e Pavlovic aderiscono a quelle viste con Gabbia-Tomori. Due centrali diversi in cui uno, Gabbia, più statico e marcatore resta più arretrato mentre l’altro, Pavlovic, più fisico e dinamico, si può sganciare per tentare sistematicamente l’anticipo.

A fare la differenza tra Pavlovic e Tomori è in questo momento sono la concentrazione e la qualità nell’intervento; due voci di cui la difesa del Milan ha un disperato bisogno. La sosta permetterà di fare tutti i test del caso ma ieri sera abbiamo avuto una chiara dimostrazione di come nella difesa del Milan qualcosa deve cambiare.