I nuovi problemi di Fonseca e l’intercettazione che “chiamava” Conte al Milan

Fonseca ha utilizzato ben 24 giocatori diverse nelle prime otto partite. Tuttavia dopo la fine delle sperimentazioni e il passaggio al 4-2-4 ci si sta già interrogando sulla profondità della rosa milanista.

La scorsa stagione la mancanza di ricambi è stata particolarmente evidente a centrocampo con Stefano Pioli costretto a ruotare costantemente la sua squadra a causa degli infortuni. Un fattore che ha ovviamente danneggiato l’ambito prestazionale e i risultati.

Nel giro di otto partite, Paulo Fonseca sta ora vivendo un problema simile. Il Milan infatti è stato costruito in estate per giocare in una maniera precisa: un 4-2-3-1 dinamico, che però non ha mai dato equilibrio. L’ottimo risultato ottenuto nel derby ha cambiato le carte spingendo Fonseca a puntare forte sul 4-2-4 con ben due centravanti nella formazione titolare.

Un cambio che ha finalmente dato equilibrio e gioco al Milan ma che è disfunzionale alle caratteristiche degli interpreti presenti in rosa. L’undici iniziale di Fonseca ha oggi poche alternative con solo 13 giocatori da poter far ruotare.

Per questo motivo, si ipotizza che i Rossoneri a gennaio proveranno a sistemare le cose con l’acquosto di un centrocampista che possa sostituire alternativamente uno tra Fofana e Reijnders, oltre che un vice-Morata, ovvero un giocatore con caratteristiche simili a quelle dello spagnolo capace di collegare bene centrocampo e attacco.

Conte lusingato dall’interesse dei tifosi del Milan

In un’intercettazione telefonica emersa all’interno dell’inchiesta “ultras del Milan” è stato dimostrato come un membro di spicco della Curva abbia fatto pressioni per far sì che Conte divenisse il nuovo allenatore dei rossoneri.

Intervenuto in conferenza stampa, il tecnico del Napoli è stato interrogato sulla questione e ha risposto in maniera diplomatica.

“Gli ultras del Milan volevano che andassi lì? Io non ci posso fare niente, se piace ai tifosi non posso che essere contento. Vuol dire che il mio lavoro è apprezzato a 360 gradi anche se ho allenato squadre rivali come Inter e Juventus.”