Il Milan esce sconfitto anche dalla seconda sfida europea contro il Bayer Leverkusen. I rossoneri restano così a zero punti in classifica dopo due gare della nuova Champions League.
Sintesi del primo tempo
Milan orfano di Morata e ridisegnato da Fonseca che sceglie di schierare Loftus-Cheek come mezzapunta capace di fare da collante tra il centrocampo e l’attacco. A dire il vero è un Milan ordinato ma alquanto remissimo quello che si vede alla BayArena nel primo tempo.
A passare in vantaggio sono però i padroni di casa bruciati poi dalla chiamata tardiva dell’offside da parte dell’arbitro. Annullata la rete di Boniface lo schema della gara non cambia: il Bayer fa la gara mentre il Milan attacca in contropiede.
I rossoneri fanno anche bene ma manca peso specifico in area dove i cross di Leao, mai precisi, e Theo non trovano quasi mai un centravanti pronto a colpire. Decisa involuzione infatti per Abraham che soffre l’assenza del compagno di reparto e dimostra di non essere in grado di gestire da solo il reparto.
Sintesi del secondo tempo
La ripresa si apre con il vantaggio (questa volta vero) dei tedeschi che trova il gol-partita grazie al tap-in di Boniface dopo la parata dell’ottimo Maignan. Lo svantaggio carica però il Milan che da quel momento in poi cambiano registro e provano a controllare il possesso di palla.
La vera svolta della gara per il Milan arriva però al minuto 62 quando Alvaro Morata viene chiamato da Fonseca per entrare in campo. Lo spagnolo prende il posto Abraham e da lì in poi il Milan cambierà faccia. L’ex Atletico Madrid si fa subito vedere con un bel colpo di testa su cross di Fofana, tra i migliori del Milan, ma Hradecky blocca.
Morata si rende ancora protagonista di un’azione pericolosa andando a pressare forte sul portiere del Bayer che per poco non commette il più clamoroso degli autogol. Al minuto 82′ un altro squillo del Milan con Theo Hernandez che prende la traversa, sulla ribattuta è Fofana a peccare di troppa generosità servendo Morata nonostante o specchio della porta praticamente libero.
Al minuto 86′ si fa vedere finalmente Loftus-Cheek che con un gran tiro dalla distanza impegna Hradecky, bravo a respingere. Si volge così tristemente al triplice fischio che non ridimensiona un Milan comunque in palla, ma forse troppo Morata-dipendente.
