Nonostante le fragilità e le lacune mostrate del Milan in questo avvio di stagione, Paulo Fonseca per il temibile derby contro l’Inter sembra avere intenzione di proporre una squadra ancora più offensiva.
L’avvio di stagione a dir poco problematico non sembra spaventare Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese ha esibito finora una discreta lucidità e tranquillità nell’analisi delle prestazioni della sua squadra, dimostrando di non avere intenzione di cedere alle pressioni esterne ma piuttosto di voler concentrarsi sul lavoro in campo.
A sua detta l’ultima settimana di preparazione al derby è stata splendida e armoniosa e ha potuto osservare un gruppo unito e entusiasta. Come si batte l’Inter? “Facendo un gol in più di loro“, ha risposto l’ex allenatore del Lille, che non sembra essere intenzionato a proporre un atteggiamento conservativo, ma anzi batte il chiodo rinforzando il suo credo: l’unico modo per aggiudicarsi la stracittadina è dominare la partita, mantenere il possesso della palla come principale strategia difensiva.
Modulo a trazione anteriore
Il modulo con cui dovrebbe scendere in campo stasera il Milan testimonia la volontà di Fonseca di credere nei propri principi fino alla fine. In campo dovrebbe scendere un 4-4-2, che però solo all’apparenza può sembrare un modulo conservativo. Abraham e Morata insieme dal 1′ minuto, ma non solo: Pulisic e Leao come esterni di centrocampo e solamente Reijnders e Fofana a prendersi cura della mediana. Un 4-2-4 a trazione anteriore, che conferma l’intenzione rossonera di dominare il gioco e mantenere il più possibile il possesso della palla nella trequarti offensiva.
Non solo, la scelta di schierare due punte potrebbe essere sintomatica anche della volontà di proporre un pressing alto ancora più aggressivo per recuperare immediatamente il pallone quando l’avversario è in fase di costruzione dal basso. Fonseca vuole vincere soffocando sul nascere la manovra avversaria. Un azzardo, soprattutto considerando l’esito delle ultime stracittadine, in cui i nerazzurri hanno dimostrato sempre di sapere fare male ai cugini in campo aperto nelle ripartenze. Insomma, Fonseca sembra voler radicalizzare il suo approccio nella partita che nasconde più insidie e – soprattutto – dietro cui si celano da anni traumi e insicurezze di tutto il gruppo squadra rossonero. Una scelta – la sua – coraggiosa per definizione. La sensazione è che il campo – comunque andrà a finire – più che una semplice risposta, darà una vera e propria sentenza.
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro, Thuram.
Milan (4-4-2): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Tomori, Theo Hernandez; Pulisic, Fofana, Reijnders, Rafael Leao; Abraham, Morata. Allenatore: Fonseca.