Zlatan Ibrahimovic ha nuovamente fatto la propria apparizione a Milanello dopo un periodo di pausa a causa di motivi personali.
È stato un mese difficile per i rossoneri e, per molti versi, è stato un mese difficile per Ibrahimovic. Le decisioni dello svedese in estate sono state criticate, tra queste sicuramente la scelta dell’allenatore ora a rischio esonero.
Tuttavia, è importante per lui mantenere la testa lucida e il gruppo compatto. Per questo motivo lo svedese ha voluto incontrare oggi squadra e staff tecnico a Milanello Nessun discorso al gruppo per Zlatan che si è invece concentrato sui singoli: lo svedese infatti ha tenuto colloqui individuali con diversi giocatori come Mike Maignan, Theo Hernandez e Tijjani Reijnders.
Ibra ha lungamente parlato anche con Fonseca, tecnico sulla graticola visti i recenti i risultati, ma i due sono stati visti sorridere e scherzare insieme. Un’immagine di distensione che dimostra vicinanza e fiducia della proprietà nei confronti del progetto tecnico costruito in estate.
Il patto per il derby
In vista del delicatissimo match contro l’Inter, il Milan non deve sfilacciarsi restando concentrato sul lavoro e su come migliorare la propria resa in campo. Una vittoria contro i cugini porterebbe il Diavolo a pari punti e assopirebbe momentaneamente ogni allarmismo. Al contrario però una sconfitta affosserebbe, oltre al morale, anche la posizione in classifica dei rossoneri si troverebbero già con un distacco notevole dalle prime quattro
Secondo calciomercato.com, Zlatan Ibrahimovic – presente oggi a Milanello – avrebbe stretto un patto con i senatori presenti nello spogliatoio. Al termine della seduta, lo svedese, che ha supervisionato l’allenamento , ha avuto un una conversazione con Theo Hernandez, Maignan e Reijnders. In questo frangente Ibra ha ricordato ai giocatori la loro qualità esortandoli a dare il massimo nel derby.
Il patto però coinvolgerebbe anche Fonseca a cui Ibra ha dato fiducia a scadenza: una sconfitta nel derby porterà inevitabilmente all’esonero del tecnico portoghese che, al contrario, in caso di vittoria resterebbe in panchina.