Cardinale telefona a Fonseca: ecco cosa gli ha detto prima del Liverpool

Gerry Cardinale ha lasciato ieri l’Italia dopo aver assistito alla prima vittoria del Milan nell’era di Paulo Fonseca. Secondo quanto appreso da La Gazzetta dello Sport, il patron di Red Bird ha avuto una conversazione telefonica con l’allenatore dopo la partita.

Cardinale non sarà in tribuna domani sera per l’esordio in Champions League del suo Milan contro il Liverpool a causa di impegni lavorativi. A fare le veci dell’imprenditore americano ci sarà Zlatan Ibrahimovic, che rientrerà dal periodo di assenza.

Resta da vedere se Cardinale tornerà ad assistere al derby di domenica, ufficialmente in casa dell’Inter. Con il precedente proprietario nerazzurro Steven Zhang il rapporto con Cardinale era molto freddo, cosa ben diversa con Oaktree, come dimostra la nuova sinergia sullo stadio.

La telefonata di Cardinale

L’esordio europeo e il derby successivo sono stati tra gli argomenti trattati nella telefonata che Cardinale ha fatto ieri a Fonseca. I due si erano già scambiati messaggi sabato sera, dopo il convincente successo contro il Venezia.

Ma prima di partire da Milano, il fondatore di RedBird Capital ha voluto per prima cosa ribadire la propria soddisfazione per la prima vittoria stagionale. Successivamente Cardinale si ha espresso al tecnico il proprio desiderio di rivedere un Milan agguerrito anche contro Liverpool e Inter.

Nei suoi due giorni a Milano, Cardinale ha trovato anche il tempo di andare al Vismara per assistere per la prima volta a una partita di campionato del Milan Femminile, che sabato ha perso contro la Fiorentina. L’accoglienza che ha ricevuto dalle ragazze della Scuola Calcio è stata deliziosa, chiedendogli selfie e autografi.

Già tempo di programmazione

Il presidente ha naturalmente fatto il punto della situazione anche con i suoi più stretti collaboratori, dal ceo Giorgio Furlani al direttore tecnico Geoffrey Moncada, con cui è in contatto quotidiano. I rinnovi di Mike Maignan e Theo Hernandez devono accelerare, visto che i loro contratti scadono nel 2026.

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