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Cardinale sul futuro dello stadio: “La politica vuole che investa con l’Inter”

Il proprietario del Milan, Gerry Cardinale, ha attaccato le società di private equity che investono nello sport senza provvedere a migliorare il sistema in cui operano.

Intervenuto mercoledì sul palco dell’IMG x RedBird Summit, il proprietario di RedBird Capital Group ha spiegato che diversi investitori immettono i propri soldi nello sport senza però lavorare ad un cambiamento strutturale dell’ecosistema in cui operano.

“Si tratta del mio settore che si avvicina allo sport. Il problema con il mio settore è che sono gestori di asset patrimoniali. Vogliono solo acquistare e questo non è un granché per le aziende basate sulla proprietà intellettuale”. 

“Cosa portano [gli operatori del private equity]? Portano liquidità, ma c’è un modo migliore per farlo. Dovremmo essere terra fertile ma in questo momento le cifre sono massicciamente gonfiate”. 

Sullo stadio

“Abbiamo progetti ambiziosi, come quello di costruire un nuovo impianto all’avanguardia che vada a sostituire l’ormai vetusto San Siro che condividiamo con i rivali dell’Inter. Si tratta di un tema controverso, i politici locali volevano che i due club investissero nelle strutture esistenti”. 

Il Financial Times aggiunge che RedBird ha dovuto affrontare venti contrari, tuttavia, con i piani dello stadio che si sono rivelati controversi, con i politici locali desiderosi che i due club investano congiuntamente nelle strutture esistenti.

La crescita del Milan

Chiaramente Cardinale pensa che lui e RedBird siano diversi dal resto dei competitor. L’imprenditore americano ha un genuino interesse a cambiare l’ambito in cui opera ed è desideroso di riportare il Milan ai vertici del calcio mondiale, come in passato.

“Quello che sto cercando di fare lì è portare ciò che ho imparato in 30 anni in America al calcio europeo. C’è una grande opportunità di riportare l’AC Milan a dove era”, ha detto.

Tags AC Milan
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