Retroscena Leao: Jorge Mendes deluso dallo scarso interesse per Rafa

Secondo quanto riportato, l’agente Jorge Mendes ha provato per tutta l’estate a raccogliere offerte da altri club per l’esterno del Milan Rafael Leao.

Come tanti di voi si ricorderanno si è lungamente parlato di un possibile affondo del Barcellona nei confronti di Rafael Leao negli ultimi giorni della sessione di mercato invernale. Un’offerta mai però realmente giunta al Milan che ha spento ogni rumors dichiarando il calciatore incedibile.

A dire il vero però c’è chi si è mosso nell’ombra per cercare di portare Leao lontano da San Siro. Si tratta di Jorge Mendes, agente del portoghese, che secondo TMW ha proposto il proprio assistito a mezza Europa senza tuttavia riscontrare un interesse tale da presentare al Milan proposte adeguate (superiori ai 100 milioni).

Così Rafael Leao è rimasto al Milan mantenendo il proprio titolo di giocatori più pagato, frutto dei 6,5 milioni netti a stagione percepiti. In queste prime uscite stagionali però Rafa sembra essersi smarrito, come al vero tutto il Milan, e il caso “cooling break” è stato il sintomo di un problema più profondo che riguarda la sua leadership e il rapporto ad oggi non così saldo con il connazionale Fonseca.

Una crisi prestazionale che purtroppo è da rintracciare ben prima di questa stagione. Già nella scorsa il portoghese è apparso avulso confermandosi scarico anche nel corso degli Europei disputati in Germania.

Dalla sua sperata rinascita passa anche il futuro del Milan, che continua a ritenerlo un leader tecnico, ma forse non più un “intoccabile”.

Chi è il leader del nuovo Milan

I problemi con Theo e Leao sembrano essere rientrati, tuttavia a Milanello è in corso un’attenta valutazione su chi possa rivestire il ruolo di leader in campo e nello spogliatoio. Il terzino francese e l’eterno portoghese hanno fatto emergere alcuni tratti preoccupanti delle rispettive personalità, poco adatte al comando di un gruppo che deve agire compattamente e senza perdere le staffe

Proprio per questo motivo Fonseca sta cercando altrove il proprio “allenatore in campo”, qualcuno che possa fare le sue veci nei momenti convulsi della partita. Il nome più accreditato, scrive La Gazzetta, è quello di Mike Maignan, uomo dal carattere forte ma spigoloso, così come Fikayo Tomori.

Forse a sorpresa chi potrebbe andare a rivestire il ruolo di leader nel nuovo Milan è uno dei nuovi acquisti. Per primo Morata, capitano della Spagna laureatasi Campione d’Europa in Germania. Dietro Alvaro anche Pavlovic, unica nota positiva in questo avvio di stagione,  ha mostrato doti da leader che Fonseca intende approfondire.

Il personale non manca a Fonseca che tuttavia ha anche bisogno di personalità. Un elemento fondamentale per mantenere la rotta dritta anche quando le cose non vanno come si vorrebbe.