Origi e Ballo-Toure in “guerra” con il Milan: scenario e possibile soluzione

By Mario Labate -

Il Milan non ha ancora trovato una soluzione per Divock Origi e Fode Ballo-Toure. Per entrambe il campionato turco rappresenta “l’ultima possibilità” di porre fine ad una guerra aperta. 

Come riporta La Gazzetta dello Sport è ormai sfumata per i due esuli la possibilità di trasferirsi nella ricca Saudi Pro League. Dopo la chiusura della maggior parte dei campionati europei, ora per Origi e Ballo-Touré resta solo una possibile meta.

I tentativi falliti

In realtà la coppia è sempre più vicina a restare al Milan per l’intera stagione (o almeno fino a gennaio). Zlatan Ibrahimovic nelle scorse settimane ha chiarito sia il terzino che l’attaccante si sarebbero uniti al Milan Futuro, mossa che però non gli ha spinti lontano dai rossoneri.

Il Milan ha firmato con Origi ha un contratto quadriennale del valore di 4,5 milioni di euro netti a stagione. Ha collezionato 36 presenze e segnato due gol nella sua prima stagione con i rossoneri, per poi perdersi tra le fila del Nottingham Forest.

L’ipotesi Turchia

Il mercato turco resta un’opzione, che è diventata più attraente grazie agli arrivi di Jose Mourinho e Victor Osimhen. Finora, tuttavia, non è stato registrato alcun interesse concreto nei confronti della punta belga.

Per Ballo-Touré il mercato è stato più vivace perché ha ricevuto delle offerte. Sembrava tutto fatto con il Saint-Etienne, ma lui ha detto di no, rendendo il Milan molto contrariato. Sperava di andare in Inghilterra, dove veniva anche da una deludente esperienza con il Fulham, invece tutto si è tradotto in un nulla di fatto.

In Turchia il mercato chiude il 13 settembre e c’è ancora tempo. I dirigenti del Milan ‘sperano in un miracolo per liberarsi degli stipendi‘, ma se ciò non dovesse accadere, dopo la sosta per le nazionali i due resteranno in rossonero fino a gennaio.

Le partite da “dentro o fuori” per Fonseca

Come riporta questa mattina Calciomercato.com, la conferenza stampa di presentazione di Tammy Abraham si è inevitabilmente trasformata in una messa sotto torchio all’amministratore delegato Giorgio Furlani. Così l’ad ha dovuto rispondere a diverse domande sull’avvio di stagione e non solo.

Si è parlato anche di Fonseca e la linea è stata chiara: la società ha scelto di dare fiducia al tecnico portoghese, cercando di alleggerire la pressione su di lui e sul suo staff. Una scelta dettata dal voler dar modo al progetto del portoghese di respirare e lavorare solo ed esclusivamente sul campo.

Interrogato direttamente sulla fiducia nel mister, Furlani ha provato a fare il pompiere, spegnendo l’incendio che divampa soprattutto sui social: “Ci sarebbe piaciuto fare 9 punti, ovviamente, ma niente panico. Non parlerei di partite importanti o altre cose del genere. Siamo soddisfatti del lavoro svolto dal mister in preparazione, siamo con lui e con lui anche la squadra”.

I fatti non possono essere edulcorati: il Milan ha già perso sette punti in questa stagione e si ritrova quindi a cinque punti di distanza da Inter e Juventus. Due pareggi contro Torino e Lazio e la sconfitta contro il Parma sono state conseguenze naturali alle pessime prestazioni mostrate in campo.

Furlani potrebbe aver provato a minimizzare l’importanza delle partite contro Venezia, Liverpool e Inter dopo la sosta, ma è evidente a tutti come il calendario che attende il Milan inciderà in maniera concreta sul futuro di Fonseca.

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