Il “non caso” Theo-Leao e la telefonata di Ibrahimovic

Non solo i pessimi risultati per Fonseca che in questo inizio di stagione deve anche gestire il “caso” Leao e Theo, esclusi dall’undici titolare contro la Lazio.

I due, dopo aver confezionato il gol del pareggio all’Olimpico da subentrati, hanno deciso di non unirsi alla squadra per il cooling break. Un gesto che sottolinea la spaccatura all’interno dello spogliatoio che ora Fonseca e la dirigenza dovranno ricucire.

L’intervento di Ibra

Secondo la ricostruzione offerta da La Gazzetta dello Sport, al termine della gara contro la Lazio sia Leao che Theo hanno avuto un colloquio con mister Fonseca e Geoffrey Moncada esprimendo il proprio dispiacere per una situazione a loro parere è stata travisata.

I due, entrati da pochi minuti in campo, hanno ammesso di non aver voluto compiere gesti di protesta ma semplicemente hanno ritenuto che essendo subentrati da poco non avessero bisogno del minuto di riposo.

Una versione riproposta da Theo e Fonseca anche nelle interviste post-partita e che ha spinto il club a non prendere alcun provvedimento ufficiale.  Oltre al vertice avvenuto negli spogliatoi dell’Olimpico, Theo e Leao hanno ricevuto anche la chiamata di Zlatan Ibrahimovic, che ha contribuito a smorzare i toni della vicenda chiedendo agli ex compagni di concentrarsi sul calcio giocato.

Qualcosa scricchiola

Caso mediatico o no, quanto accaduto con Theo e Leao è tuttavia il segnale che qualcosa al Milan sta scricchiolando. In primo luogo la panchina di Fonseca, investito da rinnovata fiducia, ma che non potrà continuare con questo passo anche a settembre.

Per farlo il portoghese punterà nuovamente sui due entranti nell’occhio del ciclone schierandoli nuovamente titolari già dopo la sosta contro il Venezia. Il Milan intanto ha chiuso il mercato senza botti finali ma consegnando all’ex Lille una rosa giudicata adeguata a competere per gli obiettivi prefissati. Tra questi c’è sicuramente la qualificazione alla fase ad eliminazione della nuova Champions League, che comincerà in questo mese.

Settembre decisivo

Già la sfida con il Liverpool sarà un test fondamentale per comprendere le reali potenzialità del Milan di Fonseca, finora deludente soprattutto in fase difensiva. Oltre ai Reds il Milan a settembre avrà anche il derby contro l’Inter, vera croce dell’era Pioli.

Proprio per questo motivo i prossimi 20 giorni rischiano di essere già decisivi per il proseguo della stagione del Milan, già sganciato dalla vetta dopo un inizio in salita. L’arrivo di Abraham, fortemente voluto da Fonseca, e di Fofana sono gli ultimi pezzo di un puzzle che il portoghese deve ancora finire di comporre. La clessidra tuttavia inizia ad esaurirsi.