Il Milan si deve rimboccare le maniche durante la sosta perché settembre sarà un mese spartiacque per la stagione e il futuro di Fonseca.
Il Corriere della Sera scrive come in questo momento sussista un clima di tensione attorno al Milan, anche a causa della vicenda che ha coinvolto Theo Hernandez e Rafael Leao durante il cooling break contro la Lazio.
La società ha deciso di non fare multe cercando di ridimensionare subito la questione. L’atmosfera a Milanello tuttavia resta molto delicata, che si aggiunge ai fischi pervenuti dal settore ospiti dell’Olimpico.
Il Milan non può assolutamente continuare così e tutti si aspettano di più, soprattutto da chi dovrebbe essere il leader della squadra come Theo e Leao. Il resto è ciò a cui dovrà pensare Fonseca, che dovrà risolvere i problemi di equilibrio a centrocampo.
In generale è la fase difensiva del Milan a preoccupare come sottolineato dai sei gol subiti in tre partite. I numeri fin qui non sono certo quelli di una società che vuole lottare per lo scudetto, obiettivo dichiarato a inizio stagione.
Contro il Venezia nel segno di Abraham
La Gazzetta dello Sport fa il punto sulle condizioni di Morata, in gol alla prima di campionato, ma da lì assente a causa di un problema muscolare.
Il centravanti spagnolo non è stato convocato dalla Spagna per le prossime partite di Nations League e rimarrà a Milanello a lavorare. Per lui sarà l’occasione di recuperare forze fisiche e mentali in vista delle prossime probanti sfide.
Tuttavia, Morata potrebbe non essere messo a rischio dal primo minuto contro il Venezia, anche perché Abraham ha dato buoni segnali contro la Lazio nella sua prima in rossonero. L’inglese molto probabilmente partirà titolare contro i veneti a San Siro, mentre lo spagnolo lo guarderà inizialmente dalla panchina.
Il piano di recupero di Morata procede bene e proseguirà durante la sosta, con la speranza di non avere intoppi. Se Abraham confermerà quanto di buono fatto vedere all’Olimpico contro la Lazio, l’ex Atletico Madrid avrà modo di tornare in forze senza troppe pressioni.
