Ibrahimovic parla di Creazione in 7 giorni, ma sembra il Diluvio universale

Mercato da squadra di provincia, con giocatore rimediati senza progetto a destra e sinistra. Ibrahimovic però ha caricato l’ambiente e ha parlato di Creazione in 7 giorni. Ma il Milan è già nel Diluvio universale

Cardinale e Ibrahimovic: che coppia!

Gerry Cardinale ha posto molti limiti sulle spese e sul mercato del Milan. E’ fin troppo chiaro che l’obiettivo di RedBird è principalmente di tipo finanziario, mentre quello sportivo passa in secondo piano. Non si spiegherebbe una campagna acquisti di medio-basso livello dopo che la squadra ha preso sberle per tutta la scorsa stagione. Così non si vincerà nulla e lo possiamo dire con sicurezza già ad agosto.

Un altro grave errore dei rossoneri però è stato quello di caricare l’ambiente con false promesse e arroganza. Di questo è responsabile anche Zlatan Ibrahimovic, che non ha ancora preso coscienza del proprio ruolo. I giorni in cui veniva considerato God sono lontani e appartengono all’era da calciatore. Per diventare un manager top la strada è ancora lunga e servono risultati concreti. Ibra ha più volte usato dichiarazioni che hanno fatto innervosire la tifoseria. Un esempio? Quando lo svedese dichiarò di aver fermato Cardinale negli acquisti, perché non servivano altri rinforzi. (CONTINUA DOPO LA FOTO)

PARMA, ITALY – AUGUST 24: Emerson Royal of AC Milan in action during the Serie match between Parma and Milan at Stadio Ennio Tardini on August 24, 2024 in Parma, Italy. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

La Creazione in 7 giorni è ridicola

Una delle frasi più controverse di Ibra è stata quella sulla creazione del nuovo Milan. Il rossonero ha giocato molto mediaticamente sulla propria immagine di “Dio” per parlare della nascita della nuova squadra e del mercato. Ogni acquisti è stato presentato come un giorno della Creazione biblica, con l’obiettivo di creare una squadra perfetta in 7 giorni. Un’arroganza mediatica che non corrisponde ad un vero e proprio mercato degno di questo club. LEGGI QUI: Fonseca si difende così

Le prime tre gare hanno già fatto vedere la superficialità delle scelte, la confusione dirigenziale e la mancanza di volontà di rendere veramente competitivo il Milan per vincere trofei importanti. Due punti in tre partite raccolti con tre squadre di media o bassa classifica, si aspettano adesso i prossimi schiaffi, con la lente di ingrandimento proiettata al derby alla quinta giornata.

Una stagione già buttata

Abbiamo già scritto in diversi articoli che questo copione era già noto. Paulo Fonseca sarà il primo a saltare, magari il lunedì dopo il derby contro l’Inter o qualche settimana dopo. A quel punto la mancanza di programmazione verrà fuori ancora una volta, con il Milan costretto a prendere un traghettatore già dopo poche giornate e a scudetto già perso. Un anno di transizione che potrebbe già partire prima che finisca l’estate. Se non è un Diluvio Universale questo…