Il Milan ha alzato l’offerta per Fofana: superati i 20 milioni. Dea su Samardzic

By Mario Labate -

Questo pomeriggio, il Milan ha presentato una nuova e migliore offerta per Youssouf Fofana, con l’obiettivo di finalizzare un accordo entro la prossima settimana.

Per molti tifosi del Milan, la saga di Fofana è durata troppo a lungo, ed è diventata più che altro una frustrazione. Tuttavia, non è stato per mancanza di tentativi, e si può sostenere che i rossoneri hanno agito brillantemente in una situazione difficile.

Agli occhi del Monaco, il francese vale 35 milioni di euro, una cifra che il Diavolo si rifiuta di eguagliare, visto che il suo contratto scade alla fine della prossima stagione.

Secondo quanto affermato da Fabrizio Romano il Milan ha alzato l’offerta da presentare al Monaco superando i fatidici 20 milioni di euro. L’offerta è distribuita da una corposa quota fissa di quel prezzo, più alcuni bonus “difficili”, ma non ci sono informazioni sul prezzo totale.

Romano continua affermando che il club francese chiede 25 milioni di euro più bonus facilmente raggiungibili. Una cifra che il Milan non vorrebbe eguagliare vista anche la ferma volontà del giocatore di lasciare la Francia in questa sessione di calciomercato.

Concorrenza dell’Atalanta per Samardzic

Un altro obiettivo è Samardzic, considerato un profilo interessante dalla dirigenza del Milan, ma ancora nulla si è mosso concretamente. Il Diavolo prima di muoversi seriamente sul calciatore dell’Udinese deve liberare il reparto con Adli considerato primo tra gli “uscenti”.

L’interesse per Samardzic non riguarda però solo il Milan, anche l’Atalanta starebbe “studiando” il profilo del fantasista per la felicità dell’Udinese che spera nella generazione di un’asta che possa portare a spingere il valore del cartellino sempre più in alto.

Esuberi in uscita

Il Milan come detto sta lavorando su diverse cessioni. Adli è uno dei principali indiziati insieme agli arcinoti Ballo-Toure e Origi. Se per il senegalese si è palesato un interesse del Saint-Etienne, per il belga l’unica strada percorribile sembra essere la risoluzione consensuale del contratto.

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