Emerson Royal e Ibrahimovic in conferenza stampa: le loro dichiarazioni

By Dario Bombelli -

Emerson Royal è intervenuto oggi nella conferenza stampa di presentazione come nuovo giocatore del Milan. Al suo fianco Zlatan Ibrahimovic.

Oggi è stato il giorno della presentazione di Emerson Royal. Il terzino brasiliano – acquistato dal Tottenham – è intervenuto in conferenza stampa al fianco di Zlatan Ibrahimovic.

Partiamo con le dichiarazioni dell’ex centravanti svedese:

Prima di iniziare voglio dare benvenuto al Black Panther Emerson Royal: lo seguiamo da tanto ma lo abbiamo portato al momento giusto. Giocatore fisico, offensivo e difensivo: gioca con tanta intensità e tanta grinta. Con Emerson diventiamo ancora più forti. Lui era uno degli obiettivi che abbiamo prefissato da inizio mercato e finalmente oggi è qua. Questo è il giorno cinque dei sette che ha creato Dio. Siamo contenti e carichi“.

Cardinale in città 

Gerry è in città, abbiamo fatto riunioni ieri e oggi: parliamo di varie cose. Niente di nuovo. Gerry vuole che si spenda di più ma io dico di no, spendiamo quello che serve per rinforzare“.

Kalulu

Bisogna parlare con lui e trovare il meglio per lui. Oggi non posso rispondere. Bisogna capire cosa è meglio per lui e per il club. Mi spiace che Florenzi si sia fatto male ma con Emerson abbiamo un extra rinforzo per la squadra. Emerson ha avuto una grande voglia di venire“.

I prossimi colpi

Non significa che arrivano altri due giocatori. Per costruire un mondo non è solo chi entra. Poi vediamo. Non abbiamo fretta, è tutto sotto controllo: abbiamo i nostri obiettivi, la strategia che stiamo seguendo per rinforzare la squadra. Sempre con profili che cerchiamo“.

In difesa

Quello che vogliamo costruire è una squadra compatta. Offensivamente siamo compatti e forti, non vedo qualche movimento. Parte difensiva con Emerson, Pavlovic… Poi vediamo, forse c’è spazio per qualcosa di extra. Stiamo lavorando“.

La scelta di Emerson Royal

La scelta di Emerson era semplice. Era il profilo giusto. Un equilbrio tra attacco e difesa. Se guardi a Fonseca e all’identità, un profilo come Emerson è perfetto. Se devo scegliere: nel mio mondo mi piace di più offensivo. Ma l’importante è che può fare tutte e due le fasi. Noi giochiamo per attaccare, non siamo in campo per difendere i risultati“.

Emerson Royal

Ho parlato molto con il club, con i suoi rappresentati. Sono sempre stati chiari con me, era la migliore opzioni. Ce l’ho nel sangue, ho voglia, entusiasmo e ho un futuro davanti a me, questa squadra ha sempre creduto in me. Nonostante sia giovane, sono stato un leader in tutte le squadre dove sono stato: è nel mio carattere. Parlo molto coi miei compagni, anche negli allenamenti. Ringrazio Zlatan e il Milan per l’opportunità e per lo sforzo nel portarmi qui: farò il meglio per il Milan”.

Fonseca e i brasiliani

Non ho ancora parlato col mister. Il Milan ha una storia di grandi brasiliani come Thiago Silva, Cafu… Tutti i brasiliani che sono passati da qui hanno scritto pagine di storia per il club, e spero di scriverla anche io come ho detto ieri. Sono in forma, sono preparato dopo Barcellona, Tottenham e il Brasile: sono cresciuto, sono motivato e voglio aiutare tutti. Avete un guerriero su cui contare“.

L’influenza di Ibra

Fa la differenza, ha parlato con me, col Tottenham e col mio procuratore, è stata una grande soddisfazione. L’unico modo in cui posso ricompensarlo è quello di fare bene in campo”.

Collocazione tattica

L’allenatore mi conosce, sa chi sono e sa che posso attaccare e difendere con intensità. Io vengo per giocare a calcio come so giocare. Ho avuto occasione di parlare del Milan con altri brasiliani, è un argomento di cui si parla tanto anche tra di noi”.

Prime ore da rossonero

Le prime ore sono state intese, tanti esami… il Milan è un club che segue da vicino tutto questo. Entrare nel museo è stato un momento storico, mi sono emozionato anche un po’ e non mi succede facilmente, ma davanti a tutti quei trofei… Non ci credevo ancora, è veramente un sogno. Tutti parlano del Milan, tutti i brasiliani vorrebbero indossare questa maglia e per me è un onore incredibile. Non vedo l’ora di mettere la maglia e di entrare in campo”.

La maglia 22

La maglia 22 ha una storia nel Milan, è stata di Kakà. Storicamente è vicino a me, nel Brasile avevo questo numero, poi l’ho sempre indossato nelle stagioni migliori. Non sono ancora riuscito a parlare con lui”.

Un’estate di attesa

Ogni giorno chiamavo il mio agente, volevo venire qui ma non ero certo del mio futuro. E’ stato difficile, un mix di sentimenti tra apprensione e desiderio. Ma sono molto, molto felice di essere qui: lo confesso, in alcuni momenti ho avuto paura perché il tempo passava. Ma sono qui, e solo felice”.

La Serie A

E’ diverso dagli altri campionati, in Liga si gioca in maniera diversa, la Premier è più fisica. In Serie A si è più statici, ma tatticamente mi sento un buon giocatore e non credo che avrò problemi: ho voglia di imparare, voglio migliorare e seguirò tutti i consigli”.

I nuovi compagni

Ho guardato le partite del Milan, la squadra è forte e ha ottimi giocatori, giocano bene a calcio. Per me sarà un piacere condividere il campo con questi calciatori indipendentemente dalla posizione. Ho parlato con Rafael Leao, con Alvaro Morata… sono giocatori che possono aiutarmi e mostrarmi la direzione del club: sono qui per aiutare, voglio legare con tutti i giocatori”.

Difensore o attaccante?

Ho entrambe queste caratteristiche e ho sempre fatto bene, poi dipende dalla forma della squadra e dall’allenatore. Le grandi squadre attaccano: se devo attaccare 90 minuti, attaccherò 90 minuti”.

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