Nuovo stadio: per il Milan la prima opzione resta San Donato

By Dario Bombelli -

Nonostante il Comune di Milano abbia fatto trapelare che Milan e Inter sono interessate all’acquisto di San Siro, la priorità per i rossoneri resta lo stadio a San Donato.

Nella giornata di ieri il comune di Milano ha diramato una nota riguardante il progetto di ristrutturazione di San Siro. Tra le altre cose è stato specificato che sia Milan che Inter sono interessate all’acquisto o al diritto di superficie dello stadio.

La realtà però è un po’ diversa. Entrambe le società infatti stanno proseguendo i loro lavori sui progetti principali, vale a dire quelli a Rozzano e San Donato.

Il Milan in particolare – contrariamente a quanto sembra emergere dalla nota del Comune – non ha maturato alcun ripensamento e tira dritto verso il proprio progetto.

Giocare su più tavoli è semplicemente la strategia di una società che non vuole lasciare nulla al caso e soprattutto non vuole chiudersi strade preventivamente. Di recente il club ha confermato l’intenzione di recintare l’area dello stadio in settembre e di investire nella città di San Donato al termine della trafila burocratica.

Il forum pubblico

Secondo quanto riportato dal Cittadino, la società ha acquistato diversi terreni con l’intenzione di costruirci lo stadio, insieme agli uffici direzionali del club, oltre a un museo, un residence, un teatro e vari bar e ristoranti. Inoltre, nella seconda settimana di settembre è previsto un incontro tra Sala e le società interessate.

Nello stesso periodo, l’amministrazione di Francesco Squeri dovrebbe avviare il primo forum pubblico sullo stadio, coinvolgendo una cinquantina di enti e associazioni che potranno esprimere il proprio parere nell’ambito della procedura di Valutazione dell’Impatto Strategico (VAS).

Le parole di Squeri

Intervenuto negli scorsi giorni ai microfoni di “7 giorni”, il giornale gratuido del Sud Est Milano, il sindaco di San Donato Francesco Squeri ha commentato lo scetticismo e le critiche nei confronti del progetto:

Ascolto sempre le critiche e i timori che mi vengono rappresentati sull’ipotesi dello sviluppo dello stadio a San Donato. Spesso coincidono con i miei e, proprio per questo, sarò molto attento affinché all’interno del percorso dell’Accordo di Programma si diano concrete ed efficaci soluzioni a tutte le criticità che abbiamo già evidenziato pubblicamente. In alcune occasioni certamente osservo che si supera il limite del legittimo dissenso e della critica, ma chi governa ha il dovere sempre di rispondere con i contenuti“.

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