Il Milan ha chiuso il terzo colpo dell’estate. Dopo Morata e Pavlovic, è fatta per Emerson Royal. Adesso è il turno del centrocampista.
Il Milan ha ingranato la marcia ed è entrato nella fase più calda del suo mercato. Dopo aver preso Morata e Pavlovic, già presentati a Milanello, nella serata di ieri è stato chiuso anche l’affare Emerson Royal.
Gli inglesi riceveranno 15 milioni di euro più eventuali bonus, mentre il terzino brasiliano, nato nel 1999, siglerà un contratto quadriennale da circa 3 milioni di euro a stagione, più bonus.
Secondo quanto riportato da Tuttosport, Emerson Royal, da bambino, aveva due idoli: l’ex milanista Cafu e Dani Alves. Dopo due stagioni di successo al Betis Siviglia, il brasiliano è approdato al Barcellona, dove però le cose non sono andate come previsto, portandolo poi al trasferimento al Tottenham. In Inghilterra, ha vissuto alti e bassi, ma ora il terzino brasiliano è determinato a esplodere definitivamente in Serie A con la maglia del Milan.
Sarà bagarre con Davide Calabria sulla corsia di destra, reparto che i rossoneri necessitavano di ritoccare ormai da diverso tempo. La concorrenza tra i due giocatori sarà sicuramente un beneficio per il Diavolo di Fonseca.
Ora il centrocampista
Adesso tocca al centrocampista, che è il rinforzo di cui la rosa del Milan necessita maggiormente, ma che per una combinazione di motivi è slittato nel tempo. L’obiettivo principale resta Youssouf Fofana. C’è ancora distanza tra la richiesta del Monaco e l’offerta dei rossoneri e nel mezzo c’è l’ombra del Manchester Unite, che sta fiutando il possibile affare e potrebbe convincere il club monegasco con una proposta soddisfacente.
Il Milan nei prossimi giorni potrebbe però ritoccare l’offerta e – secondo quanto scritto stamattina dal Giornale – portarla a 20 milioni di euro complessivi più il 10% sulla futura rivendita del giocatore a favore del Monaco. Sono giorni decisivi, ma nel frattempo Furlani e Moncada si tutelano anche con altri obiettivi. Fofana è la priorità assoluta, ma questo Milan gioca sempre su più tavoli.
