Intervenuto al fianco di Alvaro Morata in conferenza stampa Zlatan Ibrahimovic ha parlato della costruzione del Milan 2024/25 e delle ambizioni che saliranno con l’arrivo del centravanti spagnolo.
“Prima di tutto voglio dare il benvenuto al capitano dei Campioni d’Europa. Quello che cercavamo era un attaccante completo, presente in campo e fuori. Morata è un esempio perfetto per noi: la squadra è più giovane dell’anno scorso. Alvaro avrà anche questo ruolo fuori campo, lo aiuteremo a prendere questa responsabilità. Quando uno è nuovo non conosce squadra e club ma non sono preoccupato. All’Europeo era capitano e una guida, è un vincente e un campione non solo in nazionale e anche nei club. Ha vinto non poco, ma tanto. In campo tutti conosciamo Alvaro e con il nuovo allenatore, con il gioco più offensivo. Quando ho parlato con Alvaro gli ho detto che in questa squadra la posizione migliore è per l’attaccante. Gli ho solo detto che deve solo stare concentrato. Siamo molto contenti. Ieri era animale e oggi è il bello. Andrà bene. Nella prima conferenza stampa Dio ha creato il mondo in sette giorni: questo è il giorno quattro. Siamo molto carichi”.
Morata acquisto voluto
“Alvaro è se stesso. Sono sicuro che farà bene come i nomi del passato. Quando abbiamo visto la possibilità abbiamo attaccato subito. Per convincerlo ho detto che gli avrei portato la felicità: so che se stai bene fuori campo, stai bene in campo. Non voglio avere una squadra troppo buona. Alvaro in questo gruppo entrerà facilmente, so che tutti lo aspettano: sanno chi è e aspettano di conoscerlo e allenarsi con lui. Non è un calciatore che deve crescere, Alvaro è già al top e completo. Con più esperienza avrà più facilità per giocare ma siamo 200% sicuri che entrerà molto bene nella squadra. L’anno scorso i dirigenti hanno portato la base, quest’estate parliamo dei dettagli: Alvaro era uno di questi. Vogliamo creare squadra competitiva: Alvaro ha DNA del Milan ed è vincente. Voglio ringraziare anche gli agenti di Alvaro”
A che punto è la costruzione del Milan?
“La squadra sta reagendo bene al lavoro che sta facendo. Un nuovo allenatore, un nuovo staff… Però lavorano bene, poi ovvio ogni giorno che passa entra l’identità di Fonseca che non ha avuto tutti i giocatori dal primo giorno. Al Berlusconi sarà un’altra possibilità per formare la squadra. Alvaro l’ho già visto in forma. Piano piano la squadra sarà completa. Dopo tre partite in America con un mix di squadra tra giovani e giocatori rientrati ho visto bene il Milan. Ma i risultati non significano niente. Con pazienza sono sicuro che andrà tutto bene. Il 17 inizia tutto”.
La conferenza di Morata
“Ringrazio il club, quando mi hanno chiamato Ibra, la dirigenza e l’allenatore sono stato subito convinto: nessuna squadra mi ha voluto così. In questi anni ho avuto tante possibilità di tornare in Italia. Qui credono in me, io non ho ancora raggiunto il massimo nella mia carriera. Non posso promettere titoli ma che correrò come un cane”
Un Campione del passato che intende emulare
“Uno dei miei riferimenti è Ibrahimovic, è un onore stare qui al suo fianco. Ho parlato con Kakà, Shevchenko e Beckham. Nel mondo del calcio una gran parte della storia è stata scritta qui”.
Obiettivi personali
“Vincere, voglio fare 50-60 gol. In questa squadra ci sono tanti ottimi calciatori che possono permetterci di fare tanti gol. A Milanello si respira una grande aria. Se sto qui è perché voglio portare la seconda stella. Sono gli ultimi anni della mia carriera ma sono al top. La migliore versione di me? Sì, il club vedrà che il mio acquisto è stato quello giusto. La Serie A? Il campionato è cresciuto molto, ogni squadra è ben allenato. Eliminare l’Inter in Champions è stata una bella soddisfazione”
Milan come la Spagna Campione d’Europa
“Sì, è simile. Ci sono calciatori che possono diventare i migliori al mondo. Vedo delle somiglianze anche nelle idee di gioco tra Fonseca e De La Fuente. A me non importa dei gol, voglio vincere”
La chiamata di Theo Hernandez
“E’ molto bello il rapporto che ho con lui. L’ho visto in vacanza, spero che abbia messo un po’ di benzina nel motorino: anche lui deve fare un salto di qualità: ha potenzialità per diventare il miglior terzino al mondo”