L’allenatore del Milan, Paulo Fonseca, continua a scolpire e plasmare la sua squadra. Saranno tante le differenze rispetto a Pioli, a partire dalla praticamente azzerata presenza di calciatori italiani.
Fonseca userà il possesso palla per controllare il ritmo, chiederà più palleggio e cercherà di tenere la squadra compatta. I cambiamenti più visibili, tuttavia, sono nelle posizioni di alcuni individui.
Cinque nomi su tutti spiccano per aver adattato i propri ruoli ai nuovi dettami impartiti dal tecnico portoghese. Questi sono Christian Pulisic, Fikayo Tomori, Ruben Loftus-Cheek, Yunus Musah e Alexis Saelemaekers.
Il cuore della squadra
Pulisic è stato utilizzato come numero 10 e non come ala destra nell’amichevole contro il Real Madrid mettendosi subito in mostra. L’idea è che dal centro possa andare a sinistra e a destra, potendo contare su grande abilità con entrambi i piedi.
È difficile fare meglio del 2023-24, in cui ha totalizzato 15 gol e 11 assist in tutte le competizioni, ma Fonseca crede nell’idea e ciò significa che Loftus-Cheek passerà dal ruolo di centrocampista offensivo a quello di doppio perno.
L’RLC era perfetto per lo stile di Pioli, poiché aveva trovato qualcuno simile a quanto fatto Sergej Milinkovic-Savic ai tempi della Lazio. Con il portoghese il ruolo di numero 10 avrà però responsabilità diverse, il che significa che l’inglese potrà giocare più arretrato sfruttando al meglio la propria fisicità.
La nuova ossatura
Sulla destra le previsioni dicono che vedremo molto di più Chukwueze e molto meno Musah, che Pioli ha anche usato largo con diversi gradi di successo. Nel nuovo Milan, il nazionale USA sarà un centrocampista, come viene anche utilizzato nella nazionale a stelle e strisce.
Ha il fisico per contrastare, riconquistare palla e accelerare in avanti. Ovviamente, è probabile che si trovi meglio con Tijjani Reijnders (o Yacine Adli) che con Loftus-Cheek, ma la preseason sta aiutando a stabilire quali abbinamenti funzionano meglio.
Sulla sinistra, oltre a Rafael Leao, potremmo vedere Alexis Saelemaekers. Il belga è stato spostato sulla fascia opposta rispetto alla destra storicamente più congeniale. Una posizione in cui anche Noah Okafor proverà a dire la sua.
Infine, Tomori è destro ma al Milan ha sempre giocato sulla fascia sinistra nella coppia di difensori centrali. Con Strahinja Pavlovic le cose cambiano perché si sposterà a destra, e questo aiuterà le geometrie durante la costruzione dal basso.
Un Milan tutto straniero
Il nuovo Milan di Fonseca sembra però non prevedere calciatori italiani. Stando a quanto emerso da questo pre-campionato è altamente probabile che l’undici titolare del prossimo Milan possa essere composto totalmente da stranieri.
Mike Maignan; Emerson Royal, Fikayo Tomori, Strahinja Pavlovic, Theo Hernandez; Tijjani Reijnders, Youssouf Fofana; Christian Pulisic, Ruben Loftus-Cheek, Rafael Leao; Alvaro Morata. Un undici di alta fattura ma con nessun italiano in campo.
Le uniche eccezioni potrebbero essere Calabria e Gabbia. Qualche sparuta possibilità di scendere in campo potrebbero averla anche Pobega, Terracciano e Sportiello, mentre per Florenzi occorrerà prima recuperare dall’infortunio.
Allo stesso tempo, il Diavolo guarda alla neonata compagine Under 23 (Milan Futuro) e ai grandi talenti azzurri come Francesco Camarda, Kevin Zeroli, Mattia Liberali, Lorenzo Torriani e Davide Bartesaghi.