Leao: “Fonseca è l’allenatore giusto per il Milan. A novembre diventerò papà”

By Dario Bombelli -

L’attaccante rossonero Rafael Leao ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Parole di stima e appoggio nei confronti del nuovo allenatore Paulo Fonseca e dolci rivelazioni di vita privata.

Rafael Leao ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. Tra le varie cose, l’attaccante portoghese ha rivelato che il prossimo novembre diventerà papà di due gemelli:

Diventerò papà tra poco, papà di due gemelli. Dovrebbero nascere a novembre. Sono sicuro che sarà un’esperienza molto carina, a me i bambini piacciono. Diciamo che ho ancora un altro motivo per dare valore alla mia famiglia e continuare a lavorare per lei. Come li chiameremo? Rodrigo e Tiago“.

Fonseca

È una persona diretta, molto, fa vedere subito quello che vuole. Le sue squadre hanno giocato sempre un bel calcio e per gli attaccanti è top: mi vedo bene con lui e anche i compagni sono contenti. Gli allenamenti sono molto intensi, sempre con la palla: secondo me abbiamo già capito tutte le sue idee di gioco, sarà bello. L’identità del Milan storicamente è con la palla e qui tutti i giocatori sono coinvolti nel possesso: secondo me è l’allenatore giusto. Cosa mi chiede? Mi chiede di stare largo, cercare la palla, fare uno-due per arrivare vicino all’area“.

I nuovi acquisti

Morata e Giroud sono due campioni: uscito uno, ne è entrato un altro. Giroud ha fatto la storia del Milan ma conosco bene anche Morata, è un attaccante che lavora ed è molto mobile, sarà bello per noi altri attaccanti. Speriamo faccia anche tanti gol. Pavlovic? È forte, cattivo, bravo con la palla, ha fisico. Devo dire che anche gli altri giocatori avvicinati al Milan in questa estate mi piacciono“.

Il rapporto con Ibra

Ci parliamo. Quando giocavamo l’amicizia era diversa, lo avevo sempre al mio fianco. Ora se ho bisogno, so che posso chiamarlo a qualsiasi ora. È una delle persone che possono portarmi a un altro livello. Che consigli mi dà? Mi parla di mentalità, dice che in campo devo essere più cattivo. E io voglio diventarlo!“.

Il momento di vita

Se è un momento felice della mia vita? Sì, uscire ai quarti all’Europeo è stato un momento difficile ma quella resta una bella esperienza. Le vacanze in famiglia poi mi hanno fatto bene: invece di venire qui in New Jersey da Miami, sono passato dal Portogallo per vedere i miei parenti. Sono loro che, nei momenti bassi o in quelli belli, mi stanno vicino. Ora sono carico per la stagione, sono felice di rivedere i compagni e fare un’altra stagione con questa maglia. Con quasi tutti sono rimasto in contatto, Florenzi mi ha chiesto: ‘Ti stai allenando?’. Non faccio mai allenamenti noiosi, cerco di sfruttarli per fare quello che mi piace. Negli ultimi giorni sono stato con il mio personal trainer, ho fatto tiri, colpi di testa. Sono cose importanti: davanti al portiere, mi aiutano a fare più gol“.

Il talento di Camarda

È ancora giovane ma sta facendo molto bene, mi aspetto molto da lui. Io cerco sempre di parlargli, fargli capire che in prima squadra è diverso rispetto alle partite con i ragazzi della sua età. Deve essere forte, combattivo. Sa già fare gol, deve imparare altre cose ma sarà il futuro del Milan. Noi più vecchi gli stiamo dietro, anche io. Sono qui già da sei anni e io sono fatto così, cerco di aiutare sempre i giovani. Quando sono arrivato al Milan, i più esperti mi hanno dato una mano. Ora tocca a noi“.

Leao su Pioli

Io e lui siamo cresciuti insieme, come allenatore e giocatore. Mi ha aiutato, mi ha dato l’opportunità di essere un giocatore importante e lo devo ringraziare per sempre: rimarrà nella mia carriera come uno degli allenatori più importanti“.

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