La dirigenza del Milan si vanta di voler aprire un ciclo in cui la programmazione sarà il nodo centrale. Considerato che la posizione di Pioli era chiara già dalla primavera scorsa, i rossoneri hanno avuto tutto il tempo per pianificare tattica, mercato e strategie.
A Fonseca manca mezza squadra
Morata è arrivato come scelta di ripiego (tra l’altro non più giovanissimo), dopo che Furlani aveva incassato diversi no, vedi la situazione Zirkzee. Non sembra andare meglio con il passare delle settimane. Paulo Fonseca non ha ancora ricevuto gli innesti necessari, a partire da un terzino destro, passando per il difensore centrale, il centrocampista e un altro attaccante. Insomma, un nucleo consistente di giocatori, che servono al Milan ormai da un anno.
La necessità di attaccanti validi era chiara fin dalla scorsa stagione (si sapeva da tempo dell’addio di Giroud), almeno quanto l’obbligo di investire nella difesa che nella scorsa stagione ha fatto acqua da tutte le parti. Non si scoprono oggi i difetti del Milan e c’è stato circa un anno per individuare i profili giusti anticipando le concorrenti.
Un po’ come fanno squadre come Borussia Dortmund, Lipsia o, per rimanere nella nostra Serie A, l’Atalanta. La stessa Inter, che ha attraversato un cambio di proprietà e problemi di debiti, ha già messo in cassaforte da mesi i tasselli Zielinski e Taremi. Conte al Napoli ha già ottenuto Spinazzola e Buongiorno e presto abbraccerà un attaccante. La Juventus ha acquistato Douglas Luiz, K. Thuram, Di Gregorio, Cabal, accontentando subito Thiago Motta (per l’altro strappato al Milan). (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Fonseca in alto mare
Fonseca invece si ritrova con una rosa confusa e in alto mare. Al di là dei giocatori in vacanza, il Milan ha un grosso punto di domanda su chi saranno i centrali titolari nella prossima stagione. Thiaw, Kalulu e Tomori non sono sicuri di rimanere e il difensore nuovo non è ancora arrivato. Pavlovic, come tanti obiettivi rossoneri, rischia di sfumare per un braccio di ferro controproducente. Pure a destra non è chiaro chi giocherà, data la situazione instabile di Calabria (problemi anche sul rinnovo) e il mancato arrivo di un terzino destro. LEGGI QUI: Le parole di Furlani sul mercato
Il tecnico portoghese ritiene essenziale il ruolo dei terzini. Ciò vuol dire che il Milan è già in ritardo nella preparazione e nell’apprendimento della tattica, in mancanza degli elementi che dovranno applicarla. Motta invece ha già Cabral, come richiesto, sulla destra, e anche i centrocampisti fulcro del suo futuro gioco, Thuram e Douglas Luiz. Rabiot è stato salutato e rappresenta un capitolo chiuso, a differenza di tante incognite nella rosa milanista. Ad oggi, almeno a livello tattico e gestionale, Juventus e Napoli sono avanti. E solo per colpa della dirigenza del Milan, visto che azzurri e bianconeri hanno a loro volta cambiato mister e sistema di gioco.
Troppe incognite e siamo ormai ad agosto
Impressionante poi analizzare quanti punti di domanda ci sono nella rosa milanista a tre settimane dall’inizio del campionato. Origi, Pellegrino, Ballo Touré non hanno ancora trovato una destinazione. Colombo, Pobega, Saelemaekers, Jovic, Terracciano, Bennacer, Adli, Thiaw, Tomori e Calabria non sanno ancora cosa faranno del proprio futuro. A questi vanno sommati anche le lacune già presenti in rosa che hanno portato ai 19 punti di distacco dall’Inter. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
A conti fatti, i punti fermi del Milan si possono riassumere in Maignan, Theo Hernandez, Reijnders, Pulisic, Leao e il nuovo arrivato Morata. Già sono pronte le scuse per i primi scivoloni di inizio stagione, con le dichiarazioni in merito al tempo necessario per amalgamare il gruppo e assorbire i nuovi dettami di un nuovo allenatore che potrebbero essere le più quotate. Come se le altre squadre non abbiano avuto gli stessi problemi. Ad oggi ancora nella formazioni titolare ci sono 5 punti di domanda. Ed è già tardi anche se il Milan dovesse fare 5 grandi acquisti domani. Se questa è programmazione….