Il Milan è arrivato a 19 punti dall’Inter. Cardinale e Ibrahimovic parlano di rinforzi, progetto e giovani, ma Morata non è nulla di tutto questo. Ecco l’analisi completa della sitauzione.
I tifosi si aspettavano Zirkzee e un grande attaccante di prospettiva e invece molto probabilmente dovranno accontentarsi della minestra riscaldata Morata. Le critiche a Cardinale e alla dirigenza si sono moltiplicate, basta leggere la sezione commenti ai post pubblicati dal Milan per rendersi conto del malcontento della tifoseria rossonera.
Pianificazione
I club ricchi investono vagonate di soldi (leggi Real Madrid, Manchester City e soci), le società intelligenti si muovono in anticipo. Il Milan non sembra rientrare in nessuna delle due categorie e la questione attaccante lo dimostra ancora una volta. Nell’ultimo triennio a Milanello non è stato cacciato un euro (fatta eccezione per gli ingaggi) per comprare un centravanti.
Si è spremuto prima Ibrahimovic, arrivato da svincolato, poi Giroud, a sua volta a costo zero, poi su Jovic abbondonato gratis e scartato pure dalla Fiorentina sulla piazza del mercato. Cardinale si è ripetuto anche questa estate. I rossoneri sapevano da tempo dell’addio di Giroud e della necessità di un numero nove ma, anziché individuare un profilo mesi fa, hanno scandagliato l’Europa negli ultimi giorni per pescare uno scarto altrui a buon mercato. LEGGI QUI: I nomi per la difesa
Insomma, su Morata non si costruisce il futuro Milan, ma si punterà a tirare a campare per un paio d’anni, prima di cercare un altro over trenta. Eppure la società aveva parlato di pianificazione, concetto forse da associare più a club come Borussia Dortmund e Lispia che ai rossoneri. Pianificare significa progettare e anticipare e persino gli svincolati si sono accasati mesi fa all’Inter, vedi il duttile Zielinski che andrà a rinforzare la rosa di Inzaghi. Un po’ come accadde l’anno scorso con la beffa Thuram. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Profilo
Ibrahimovic e Furlani hanno spesso parlato di profili giovani che devono rientrare nei parametri societari. Morata non sembra affatto avere le caratteristiche adatte: a 32 anni non è un investimento che possa dare dei frutti sul medio e lungo termine e soprattutto non aumenterà il proprio valore. Anche a livello di bilancio è già chiaro che lo spagnolo non potrà essere rivenduto ad un prezzo più alto nei prossimi anni (e anche il cavallo di battaglia plus valenza sembra cadere così).
In secondo luogo è chiaro anche che Morata sia stata una scelta di ripiego, altrimenti i rossoneri avrebbero chiuso l’operazione già settimane fa. L’ultima domanda che sorge spontanea è: ma cosa c’entra Morata con Zirkzee a livello anagrafico e di caratteristiche tecniche? Nulla. Appunto.
Rinforzo?
Il Milan metterà sul piatto un ingaggio di 5 milioni di euro per tre stagioni per lo spagnolo, che complessivamente andranno a pesare quasi 30 milioni al lordo nel triennio. Ma al di là delle cifre, viene da chiedersi se davvero i rossoneri faranno il salto di qualità con questo acquisto. Nell’ultimo campionato Giroud ha fatto le stesse reti di Morata nella Liga. Complessivamente, in tutte le competizioni, il francese negli ultimi tre anni ha segnato 49 reti contro le 48 di Morata. A livello tecnico l’asticella sembra pendere proprio per Olly, nonostante l’età avanzata. Il Milan doveva separare la propria strada da Giroud, su questo non ci sono dubbi. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
Ma per acquistare un attaccante di livello superiore, partendo dal presupposto che il Milan ha incassato 19 punti di distacco dall’Inter e che è uscito alla fase a gironi di Champions League e malamente anche in Coppa Italia. La conferma di Jovic o l’arrivo potenziale di Abraham (9 gol negli ultimi due campionati e molta panchina alla Roma) non sembrano di certo il punto di partenza per migliorare, ma semmai per farsi scavalcare da squadre come Juventus, Atalanta e Napoli.