Un 9 per Fonseca: ecco come hanno giocato gli attaccanti sotto la sua guida

By Mario Labate -

Il Milan si appresta ad annunciare il nuovo allenatore. Sarà Fonseca a scegliere chi guiderà l’attacco rossonero nella prossima stagione. 

Il Milan si appresta ad annunciare Paulo Fonseca come nuovo allenatore probabilmente già nella prossima settimana. Secondo le ultime news il tecnico portoghese dovrebbe siglare un biennale, con opzione per il terzo anno, da 2,5 milioni di euro a stagione.

Uno dei temi più caldi in cui Fonseca sarà coinvolto sin dai primi giorni di insediamento sarà la scelta del prossimo attaccante. Tanti i nomi accostati al Milan che nelle ultime ore appare però defilatosi dai profili di Zirkzee e Jonathan David.

Restano ancora diversi attaccanti arruolabili da Moncada come Santiago Gimenez, Benjamin Sesko e Serhou Guirassy. Ma chi potrebbe essere il preferito di Fonseca? Proviamo a rispondere a questa domanda rivisitando le varie prime punte schierate dal portoghese nelle sue precedenti esperienze da allenatore.

Da Braga a Donetsk

I primi successi sono arrivati ​​con il Braga, club con cui Fonseca ha ottenuto il suo secondo titolo da allenatore: la Coppa del Portogallo 2015-16, arrivata dopo la Supercoppa vinta con il Porto (tre anni prima).

Quell’anno Fonseca finì quarto in stagione, ma tra le note positive della stagione c’è stata sicuramente l’ottimo lavoro compiuto dalla coppia d’attacco composta da Nikola Stojiljkovic e Ahmed Hassan, autore di 10 gol ciascuno.

Due centravanti tecnicamente modesti ma dotati di un fisico imponente aggirandosi entrambi intorno al metro e novanta.

Passando all’Ucraina, il prossimo nome della lista è Facundo Ferreyra, punta di diamante dello Shakhtar di Fonseca. Tradotto in numeri l’argentino sotto la guida del portoghese ha totalizzato 16 gol in 28 partite nel primo anno e 30 in 42 nel secondo. Statistiche eccezionali che hanno fruttato due scudetti e altrettante coppe nazionali allo Shakhtar.

Ferreyra – attualmente al Tigre in Messico – non era un gran colpitore di testa, nonostante fosse alto un metro e 85. Era invece un 9 molto bravo nell’attaccare la profondità e nello sfruttare gli inserimenti degli esterni.

Nella stagione 2018-19, l’ultima di Fonseca in Ucraina, Junior Moraes è stato selezionato come prima punta dopo il trasferimento di Ferreyra al Benfica. Per Moraes 26 gol (e 12 assist) in 39 partite, statistiche sugellate dalla vittoria della Scarpa d’Oro nella Premier League ucraina.

La TFA ha sintetizzato bene la tipologia di gioco del brasiliano in quella stagione: “Lascia raramente la sua posizione e garantisce che ci sia sempre una certa profondità nel gioco dello Shakhtar. Il 33enne non si lascia coinvolgere tanto nelle combinazioni ma aspetta il momento giusto per mettere la palla in rete o servirla ai propri compagni”.

 Quando a Roma

In Ucraina Fonseca ha perennemente proposto il 4-2-3-1, ma con il passaggio alla Roma anche il suo schema di gioco è cambiato passando alla difesa a tre.

In attacco Fonseca si è affidato alla fisicità e la classe di Edin Dzeko. Il bosniaco ha fatto la differenza soprattutto nella prima stagione (2019-20) realizzando 19 gol e 14 assist. Un’annata purtroppo non ripetuta la stagione successiva come sottolineato dal modesto record di 13 gol e 5 assist.

Quell’anno sono da ricordare anche le ottime prove di di Borja Mayoral, partito da riserva del bosniaco e diventato, strada facendo, quasi titolare.

Paulo Fonseca – AS Roma – Analisi Tattica – TheMastermindSite

Arrivato nella capitale nell’ottobre 2020 in prestito dal Real Madrid, lo spagnolo in Italia ha collezionato 17 gol e sette assist in 45 partite.

Se Dzeko ha rappresentato il prototipo dell’attaccante vecchio stile, Mayoral ha fornito a Fonseca qualcosa di diverso. Un giocatore che analizzando l’attuale rosa del Milan potrebbe essere paragonato a Luka Jovic, un cecchino dell’area di rigore ma non dotato di grandissima tecnica individuale soprattutto se servito lontano dalla porta.

L’esempio più recente

Poi arriviamo a Jonathan David, attaccante accostato al Milan nelle ultime due o tre stagioni. Il canadese ha attirato l’attenzione dei rossoneri proprio grazie a ai 52 gol segnati in due stagioni sotto la gestione di Fonseca.

David è un attaccante rapido e abile nel dribbling, una punta “leggera” e decisamente diversa rispetto ai prototipi di centravanti allenati in passato dal portoghese.

Elemento fondamentale del suo 4-2-3-1 (o 4-3-3), David è stato utilizzato come numero 9 con licenza di spaziare. Una sorta di 9 e mezzo bravo nel destreggiarsi anche sulla trequarti per dare una mano alla squadra nella costruzione.

Cosa emerge analizzando tutti gli attaccanti di Fonseca? In verità, ciò che abbiamo capito è che il nuovo allenatore del Milan sia stato molto bravo a lavorare bene con una varietà di attaccanti e con sistemi di gioco diversi. Tutti i numeri 9 del portoghese hanno rappresentato efficacemente il punto focale del suo gioco.

Sesko, Gimenez, Guirassy o chiunque sarà il prossimo attaccante del MIlan, una cosa è certa: con Fonseca alla guida farà tanti, tantissimi gol.

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