Come il mercato e Fonseca potrebbero cambiare volto al Milan

Il Milan si appresta a vivere una nuova era, quella targata Fonseca. Asciugate le lacrime per l’addio di Pioli, Giroud e Kjaer, c’è un motivo per essere ottimisti guardando al futuro. 

Partendo dal presupposto che, soprattutto per i tifosi, nessuna rosa è mai perfetta. Ci sono sicuramente dei lati positivi nel roster creato dalla dirigenza rossonera e che potrebbero essere valorizzati in futuro.

Per prima cosa le tre stelle: Rafael Leao, Theo Hernandez e Mike Maignan, tre dei migliori interpreti al mondo nei rispettivi ruoli. Si passa poi alla buona base composta da Tomori, Calabria, Thiaw e Kalulu, calciatori dal rendimento altalenante me hanno toccato vette prestazionali importanti in carriera.

Per non dimenticare i nuovi acquisti dell’ultima sessione estiva. Christian Pulisic ha collezionato 20 gol nella sua stagione d’esordio, Luka Jovic e Noah Okafor sono stati decisivi più volte dalla panchina, Tijjani Reijnders e Ruben Loftus-Cheek sono diventati titolari fissi in pochissimo tempo, mentre Samu Chukwueze e Yunus Musah hanno mostrato lampi di qualità.

Come detto si tratta di una base buona da cui partire e che, se confermata la non esigenza di cedere, potrà essere solo rinforzata la prossima estate. Un auspicio che potrebbe diventare realtà visto che, come detto da La Gazzetta oggi, il budget messo a disposizione di Red Bird per la prossima campagna acquisti sarà di  100 milioni di euro.

La mano di Fonseca

È qui che entra in campo Paulo Fonseca, l’allenatore che dovrebbe presto firmare con il Milan. Per i portoghese contratto biennale con opzione per il terzo anno da 2,5 milioni di euro netti di ingaggio a stagione più bonus.

Proprio il rapporto “qualità-prezzo” sembra aver avuto forte influenza nella scelta del nuovo allenatore da parte della dirigenza del Milan. Fonseca infatti ha vinto agilmente la concorrenza di Conte che, numeri alla mano, avrebbe portato forse maggiore esperienza ma anche dei decisamente più alti.

Tutto ciò va bene, ma quali saranno i miglioramenti che Fonseca sarà in grado di portare al Milan? La sua giovane carriera non fornisce grandi risposta, ma è altresì importante sottolineare come il tecnico sia maturato molto nel corso delle sue diverse esperienze.

Scendendo nel dettaglio persino lo stesso Lille di Fonseca è cambiato molto da una stagione all’altra. Nel 2022-23 Fonseca ha presentato un Lille iper offensivo, che ha segnato tanto ma ha anche concesso molto. Nella scorsa stagione i gol subiti sono scesi da 44 a 34, mentre i gol segnati sono subiti da 65 a 52.

Si punta sul possesso

Il Milan di Fonseca punterà molto più sul possesso palla rispetto a quello di Pioli. A San Siro negli ultimi anni abbiamo visto una squadra orientata al gioco di transizione: difendeva a uomo e, quando recuperava palla, rispondeva in verticale con Leao, Theo e Pulisic.

Il Lille nel frattempo è stato secondo per passaggi completati nel 2023-24, sesto per passaggi nella trequarti avversaria, 13esimo per lanci lunghi e penultimo in termini di cross. Il quadro è chiaro: il Lille ama tenere la palla, puntare su passaggi corti ma ha talvolta difficoltà ad arrivare in porta.

Sarà interessante capire come Fonseca utilizzerà Rafa Leao, che ha bisogno di spazi per esprimersi al meglio. L’esterno sarà sempre più chiamato a ricoprire il ruolo di leader nel Milan che verrà e dovrà farlo cambiando anche modo di giocare.

Il Milan di Fonseca si candida, come ovvio, a poter sfidare l’Inter assottigliando i 19 punti di svantaggio, ma per farlo occorrerà necessariamente migliorare la fase difensiva.

Questione di modulo

A livello di sistema Fonseca gioca con il 4-2-3-1 o con il 4-3-3 ma, se paragonato a Thiago Motta, ha dimostrato di sapersi adattare maggiormente  ai giocatori che ha a disposizione nelle singole partite. Una dimostrazione di flessibilità tattica molto apprezzata dalla dirigenza che, soprattutto l’anno scorso, ha sofferto di tanti infortuni e dell’incapacità di Pioli di saper adattare il Milan alle diverse defezioni.

Con il Lille Fonseca ha scelto soluzioni interessanti soprattutto sulle fasce. Sulla destra, un terzino offensivo come Tiago Santos ha sfruttato molto la sovrapposizione interna per giocare quasi mezzala, con l’esterno Zhegrova che invece allargava la difesa avversaria spostandosi ai lati del campo.

A sinistra, il contrario. Ismaily attacca meno e, quando spinge, lo fa da esterno. Per la fase difensiva al Lille si è puntato su André, un mediano interditore. Una posizione che il Milan dovrà necessariamente coprire in sede di calciomercato.

L’idea è che, da luglio, Fonseca proverà a far incontrare la solidità del Lille e le scintille offensive del Milan di Pioli.

Le lacune da colmare

Al fianco dei lati positivi generati da una base solida su cui costruire, occorre però pensare lucidamente anche alle lacune presenti nella rosa del Milan.

In cima alla lista c’è la necessità di acquistare un nuovo centravanti. La maggior parte dei 100 milioni stanziati per il mercato verranno infatti investiti per l’acquisto di un erede di Olivier Giroud.

Fonseca nella sua esperienza al Lille ha costruito un attacco attorno a Jonathan David, un attaccante accostato anche al Milan, che però ha vissuto una stagione a fase alterne con quasi zero reti fino a Natale e poi 18 gol nel solo 2024.

David è un centravanti atipico capace di spaziare su tutto il fronte d’attacco. Un giocatore capace di non dare punti di riferimento alle difese avversarie e, al contempo, di mettersi sempre a disposizione dei propri compagni andando a coprire diverse linee di passaggio.

Per questo motivo non sorprende l’accostamento del Milan a Joshua Zirkzee, che ha mostrato un’interpretazione simile al ruolo di attaccante nel corso di questa sorprendente stagione del Bologna.

L’altro acquisto sarà in difesa con un centrale che possa affiancarsi a Tomori nel cuore del reparto. Un atro acquisto riguarderà la posizione di terzino destro che possa competere con Calabria per la maglia da titolare e che abbia maggiori qualità offensive rispetto all’italiano.

Infine nella lista di Moncada c’è anche il profilo di un centrocampista che sappia fare da schermo e sostegno alla difesa, troppo sfilacciata nel corso della passata stagione.

Si stanno prendendo in considerazione diversi nomi per ciascun ruolo, Zirkzee, Guirassy o Sesko per la nuova maglia numero 9,  Buongiorno, Lacroix o Santos rafforzino la difesa e che Fofana, Veiga o Amrabat si uniscano al centrocampo.

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