Pioli in conferenza parla dei suoi probabili ultimi giorni alla guida del Milan

By Mario Labate -

Questa settimana andrà in scena la penultima giornata di Serie A, l’inizio della fine per Pioli. Il suo futuro è scritto, anche se non ancora ufficiale. 

Una stagione negativa per diversi aspetti quella vissuta dal Milan che ha chiuso senza alcun trofeo vinto, ma un secondo posto mai scontato, che gli varrà la partecipazione della Supercoppa italiana in programma ad inizio 2025.

Pioli lascerà un Milan in ascesa che, seppure con qualche passo falso, resta una squadra giovane e dal grande potenziale.

Intervenuto in conferenza stampa alla vigilai della sfida contro il Torino, il tecnico rossonero ha così parlato di questa stagione e dei suoi ultimi giorni alla guida del Milan: “Finalmente è stata una buona settimana, perché non vinciamo da molto tempo…. Siamo più sereni e penso che la serenità possa aiutarci a rendere al meglio domani, quindi mi aspetto una prestazione di alto livello anche per la voglia che abbiamo di chiudere bene il campionato”.

Che Milan vedremo?

“Theo oggi non si è allenato perché ha avuto un attacco influenzale, quindi vedrò se riuscirà a recuperare per domani. Se posso, farò giocare tutti in queste ultime due partite”.

Come vivi quelli che potrebbero essere i tuoi ultimi giorni a Milanello?

“Chi? Giroud e Kjaer? [ride] Cerco di non pensarci. Poi a fine stagione incontrerò la società, faremo le nostre valutazioni. Fino ad allora cerco di concentrarmi sull’aiutare la squadra, poi eventualmente conoscerò certe emozioni vivendole”.

Come commenta la vicenda Allegri?

“È sempre difficile giudicare da lontano. Allegri ha vinto tanto, è un grande allenatore. Sappiamo che per il ruolo che ricopriamo dobbiamo gestire certi tipi di aspettative e pressioni. Poi nel nostro ambiente tutte le cose sono sempre esagerate, i complimenti così come le critiche”.

Un voto per te e la squadra?

“Abbiamo avuto sicuramente un campionato migliore rispetto allo scorso anno, ma un’Europa peggiore rispetto allo scorso anno”.

Ti senti protetto dai tuoi manager?

Con la società ho sempre avuto un ottimo rapporto e sarà così fino alla fine, poi ognuno fa quello che deve fare”.

Sei favorevole al VAR? 

“Io sono per giocare di più. Avere più interruzioni non so se sia la soluzione migliore…”

Possibile che con quasi 100 gol in stagione non si riesca a vincere qualcosa?

“C’è chi ha segnato più di noi, ma anche e soprattutto chi ha preso meno di noi”.

Pensi di aver esaurito le energie dopo cinque anni al Milan? Massaro ha detto che ‘se prendi un allenatore in incognito tanto vale tenerti Pioli’…

“Se Massaro volesse fare un complimento…. Il ragionamento: ‘Meglio tenere Pioli’ non è corretto. Ma: ‘E’ giusto tenere Pioli perché…’. Non commenterò.”

Non farti ammonire domani…

“Ehi! Questo l’ho segnato. Abbi pazienza, hai aspettato fino ad ora rompendoti i coglioni parlando del futuro. Aspetta un’altra settimana’.

Questa squadra ha un futuro?

“Non devi farmi queste domande. Giroud giocherà l’ultima partita, non domani dall’inizio: spero che possa arrivare a 50 gol. Il rapporto che ho creato e che ho avuto con i giocatori è davvero profondo, che va anche oltre quello che abbiamo fatto o non abbiamo fatto… non posso che esserne grato e felice. Faccio questo lavoro qui per emozionarmi e qui mi sono emozionato; che va oltre ogni risultato, ogni critica, ogni gloria o beneficio. Per questo dirò sempre grazie ai miei giocatori”.

L’addio a Giroud

Giroud lascerà il Milan…

“Lui, Kjaer e Ibrahimovic sono stati molto importanti per me e per i loro compagni. Poi nel frattempo tanti loro compagni sono cresciuti e a loro toccherà il compito di assumersi responsabilità e di essere trainanti”.

Cosa ne pensi di Giroud?

“Abbiamo vinto quello scudetto perché tutti hanno dato il massimo. Dovrei dire tante cose, elogiare così tanto quell’anno…. Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, in cui tutti hanno dato il massimo, alcuni anche al di sopra delle proprie potenzialità.

“Si è creata una magia tra noi, con l’ambiente, con i tifosi, poi siamo stati ripagati da un grande successo. Giroud è stato fondamentale nella crescita della squadra. Sono assolutamente legato a lui, a Kjaer e a Zlatan”.

Come possono migliorare i giocatori attuali?

“I nuovi hanno qualità importanti e possono fare ancora di più, anzi: faranno sicuramente di più. L’anno scorso, quando abbiamo applaudito insieme per il secondo posto in palestra, ho chiesto ai ragazzi qual era la classifica della loro squadra l’anno scorso e nessuno, a parte Okafor, aveva raggiunto un livello così alto. Poi abbiamo avuto alti e bassi, ma non per mancanza di volontà o compattezza. Per questo voglio premiare tutti in queste ultime due partite. Non posso che essere grato a questo gruppo”.

Come mai il Torino balla sempre al decimo posto?

“Ci sono squadre di altissimo livello, quindi per quelle come il Torino è difficile restare. Una big quest’anno esce dalla Champions League. Non è facile per il Torino superare quelle squadre lì. Rispetto molto Juric ed è difficile giocare contro di lui. Poi il Torino ha un blasone e una storia che rendono difficile all’ambiente accettare stagioni di medio livello”.

30 anni fa il Milan vinceva la Coppa dei Campioni… Dov’eri?

“Ero a Firenze, c’era l’amichevole Fiorentina-Milan con Capello che disse di aver capito chi far giocare e chi no. Giocavo nella Fiorentina. Ricordo benissimo la partita: un Milan stratosferico. Ricordo benissimo le frasi di Capello…”

Il Milan potrà vincere la Champions League nei prossimi anni?

“È difficile. Credo che il Milan possa farcela, anche se il livello è altissimo. Quest’anno però abbiamo avuto un esempio lampante: il Dortmund è quinto, a 25 punti dal Leverkusen e è in finale, anche se il Real è favorito, Ancelotti si toccherà [ride]. Dobbiamo fare l’altro passo”.

Ha pensato allo 0-7 di tre anni fa a Torino?

“Non ho ancora in testa di riavvolgere l’intero nastro. La Roma? I rimpianti sono sempre lì. La squadra ha dato il massimo, ma in quelle due partite con la Roma la squadra non è riuscita ad esprimersi come poteva”.

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