Milan-Cagliari, le cinque cose che abbiamo imparato: top e flop

By Mario Labate -

Milan-Cagliari: il successo dei rossoneri a San Siro ha messo alla luce alcuni lati positivi anche in vista della prossima stagione. Ecco cosa è emerso.

La vittoria netta ottenuta dal Milan contro il Cagliari ha impiegato un po’ ad incanalarsi. Prima Bennacer e poi Pulisic hanno aperto la strada ai rossoneri che si sono ritrovati meritatamente sul 2-0. Nahitan Nandez ha dimezzato il passivo per il Cagliari, senza però suscitare troppe ripercussioni sul fronte rossonero. Reijnders, il secondo gol di Pulisic e Rafael Leao hanno poi permesso al Milan di dilagare.

Un successo che ha permesso al Milan di consolidare il secondo posto e al contempo tranquillizzare i tifosi, dopo un mese difficile. Vediamo cosa abbiamo imparato da Milan-Cagliari.

1. La scelte coraggiose ripagano

Stefano Pioli ha confermato i rumors della vigilia scegliendo una formazione rimaneggiata facendo sedere in panchina Calabria, Tomori, Hernandez e Leao. Il tecnico parmigiano ha deciso infatti di dare minuti a chi ha giocato meno come Kalulu, Musah e Chukwueze.

Scelte di formazioni già annunciate nella conferenza pre-partita da Pioli che aveva parlato di fatica in chi ha giocato la maggior parte della gare in questa annata. Il risultato finale ha sicuramente premiato la scelta di Pioli a partire dalle prestazioni di Kalulu e Chukwueze, autori di una buona prestazione.

L’apporto dei subentrati, Leao su tutti, è stato incisivo. Segno di come talvolta inserire i giocatori più forti a gara in corsa possa essere una scelta azzeccata.

2. Le ali che volano

I due esterni offensivi Christian Pulisic e Rafael Leao hanno oggettivamente conquistato le luci della ribalta sabato a San Siro.

Pulisic è partito giocando sulla sinistra, senza brillare, ma nell’intervallo tornando sulla propria corsia di competenza è stato fondamentale realizzando una doppietta. Una stagione d’esordio da sogno per l’americano che ha toccato le 15 reti in tutte le competizione, conditi da 9 assist.

Leao è entrato nell’intervallo al posto di Chukwueze colpendo la traversa dopo appena tre minuti daò suo ingresso in campo. Il portoghese ha fornito l’assisto per Pulisic e ha poi realizzato la quinta rete rossonera sfruttando l’assist di Bennacer.

Per Leao si è trattato del 14mo gol stagionale, una cifra che si avvicina a quella della passata stagione chiusa con 16. Nonostante le difficoltà di questa annata è stato bello per tutti i tifosi del Diavolo rivedere l’idiomatico sorriso sul volto dell’ex Lille.

3. Occasioni perse

In un 5-1 è sempre complesso rintracciare aspetti negativi, ma provando ad allargare lo spettro di analisi ci sono stati alcuni elementi che non sembrano aver funzionato.

Innanzitutto Yunus Musah. L’americano ha iniziato la gara giocando finalmente nella sua posizione più consona, mezzala box-to-box in un centrocampo a tre. Nonostante questo però Musah non ha disputato una gara brillante finendo anche per lasciarsi sfuggire Nandez in occasione del gol del 2-1.

Prestazione insufficiente anche per Olivier Giroud, sempre più avulso dal gioco e mentalmente già volato in America. Dopo l’ingresso in campo di Noah Okafor, il Milan sembra aver ritrovato maggiore brillantezza offensiva finendo poi per dilagare sia nel gioco che nel risultato.

Altra piccola nota negativa per Matteo Gabbia. L’italiano ha faticato a gestire Luvumbo e ha ricevuto un cartellino giallo che l’obbligherà a saltare per squalifica la sfida contro il Torino.

4. Dominare al centro

Chi invece ha brillato forse più di ogni altro sabato è stato Ismael Bennacer, che ha inoltre indossato la fascia di capitano. Il modo migliore per simboleggiare la sua importanza all’interno del Milan.

L’algerino contro il Cagliari è stato il migliore realizzando il gol dell’uno a zero e poi fornendo l’assist finale a Rafael Leao, propiziato da un ottimo recupero nella propria metà campo. Oltre all’algerino, anche Reijnders ha fatto una bella partita. Le sue statistiche includono 98 tocchi, 76/79 passaggi completati (96%), un passaggio chiave, quattro dribbling riusciti e due intercettazioni.

Anche lui ha contribuito a suggellare la vittoria con un bellissimo gol. Dopo aver trovato spazio a circa 25 metri, Reijnders ha scagliato un potente rasoterra che si è infilato perfettamente nell’angolo inferiore superando Scuffet.

5. Andare avanti nonostante tutto

Tuttavia l’atmosfera a San Siro sabato non è stata di certo la migliore possibile. I rossoneri erano reduci dal rocambolesco quanto deludente 3-3 contro il Genoa che ha alimentato lo sconforto dei tifosi.

Contro il Cagliari la Curva Sud ha pubblicato un nuovo comunicato in cui spiegava i motivi del nuovo sciopero del tifo: “Disperato grido d’amore’. Senza il supporto della Curva ci è sembrato di tornare indietro nel tempo, a metà anni 2010, quando i rossoneri lottavano per il settimo posto in campionato.  Una situazione paradossale considerando i passi da gigante compiuti dal Diavolo che, rispetto ad allora, oggi si trova a giudicare fallimentare un secondo posto.

In un contesto non facile, infuocato dai rumors sul futuro di Pioli, lo spogliatoio sembra essersi compattato regalando una grande prestazione al Milan nella ripresa. Sì, sono professionisti, sì, “Hanno fatto solo il loro lavoro”, ma rivedere a fine gara i tifosi cantare “Chi non salta nerazzurro è” sottolinea come quella di sabato sia stata molto più di una vittoria.

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