Il ritorno al gol (e al sorriso) di Rafael Leao ha fatto nuovamente gioire San Siro. L’esaltazione delle sue qualità tecniche e mentali saranno fondamentali nella scelta del prossimo tecnico.
Ieri Rafael Leao ha cominciato Milan-Cagliari partendo la panchina. Un’assenza dal campo che sembra avergli fatto bene visto che al suo rientro in campo, nel secondo tempo, è sembrato essere tornato quello di una volta.
La prima cosa è il sorriso, mancato totalmente nell’ultimo tragico mese rossonero. A commentare la scelta tecnica di inserire Leao sono nella ripresa, Pioli: “Non era una punizione ma dovevo fare qualcosa. Non cambio idea sui giocatori a causa di un’esclusione. Lui e gli altri hanno reagito come speravo”.
Tornando alla gara, il portoghese ha giocato alla Leao. Prima ha colpito la traversa, poi ha fornito l’assist a Pulisic e infine ha realizzato la propria 14ma rete stagionale. Sul passaggio filtrante di Bennacer, il 10 rossonero ha fatto quello che sa fare meglio: dribblare il diretto avversario e depositare in rete.
Cifre da rivedere
Nonostante non si possa parlare della sua migliore stagione da quando è al Milan, Leao come detto ha realizzato ieri la rete numero 14 della stagione. Ad oggi il portoghese è solo di due reti sotto quanto fatto la passata annata (16).
Tuttavia ricostruendo il percorso il suo percorso, Rafa dopo un buon inizio è rimasto a secco per ben 5 mesi riuscendo poi a rifarsi in Europa con le reti siglate contro Psg, Rennes e Slavia Praga. Stranamente è stato tra le mura amiche che il 10 rossonero ha mostrato le più gravi difficoltà finendo addirittura per essere fischiato al termine del match pareggiato contro il Genoa.
Il ritorno del sorriso
Il pessimo rendimento dell’ultimo mese aveva fatto ricredere molti riguardo alle sua qualità. Qualcuno aveva persino auspicato una sua cessione in estate. Ieri contro il Cagliari però Leao ha nuovamente dimostrato perché è di gran lunga l’arma più letale a disposizione del Milan perché è importante che continui ad esserlo ancora per tanti anni.
A differenza di Theo e Maignan, in scadenza nel 2025, Leao ha già ufficialmente legato il proprio futuro al Milan fino al 2028. Con l’uscita di scena di Pioli a fine stagione, il Diavolo dovrà ripartire proprio da lui in vista della prossima stagione.
Non è un mistero infatti che la scelta del prossimo tecnico sarà anche legata al modo in cui questo intenderà sfruttare le qualità di Rafael Leao. Il 4-3-3, come abbiamo visto, esalta il portoghese che invece ha fatica quando gli viene chiesto di accentrarsi. Al di là della tattica ciò che conterà davvero sarà metterlo nelle migliori condizioni mentali. Perché per avere Leao al meglio occorre farlo sorridere sempre.