Milan, ritorna la “pista italiana”: incontro con Sarri. I pro e i contro

By Mario Labate -

La dirigenza del Milan ha in programma un incontro con Maurizio Sarri. Ritorna la “pista italiana” nei casting effettuati da Moncada e Ibra per il dopo-Pioli.

Il Milan come vi abbiamo già documentato nei giorni scorsi sta avviando dei casting piuttosto variegati per arrivare alla nomina del nuovo allenatore. Da Thiago Motta e Conceicao passando per il discusso Lopetegui, ora la dirigenza sembra essere tornata a battere la “pista italiana”.

Ibra e Moncada dovrebbero incontrare nelle prossime ore infatti anche Maurizio Sarri, attualmente libero dopo le dimissioni dalla Lazio. Un profilo sempre tenuto a mente dalla dirigenza ma mai concretamente caldeggiato a causa di alcuni presunti “limiti caratteriali” del tecnico toscano, su cui però ora il Milan vuole discutere di persona.

L’incontro con Sarri, che dovrebbe avvenire nelle prossime ore se non giorni, si colloca al termine di una serie di primi abboccamenti che sembrano aver convinto la dirigenza del Diavolo a voler approfondire con un meeting vis-a-vis.

Un nome che accende

A differenza di quanto avvenuto con Lopetegui e Conceicao, il nome di Maurizio Sarri sembra essere visto con favore da una fetta considerevole della tifoseria. Il tecnico toscano è stato infatti il grande fautore della rinascita del Napoli, vincitore dello Scudetto poi con Sarri, e dopo esperienze brevi ma  vincenti alla guida di Juventus e Chelsea.

Non solo, alla guida della Lazio (suo ultimo club) Sarri è riuscito anche a centrare il secondo posto per poi rassegnare le dimissioni a causa di incomprensioni con la proprietà. Il filo che unisce tutte queste esperienze è la capacità di Sarri di riuscire sempre a mettere in partica le proprie idee di gioco. Quello del tecnico toscano è un calcio rapido e offensivo, impiantato su un efficace possesso palla.

Il ritorno al 4-3-3

A dare maggiore risalto al nome di Sarri è anche l’aspetto legato al modulo. L’ex Napoli è strettamente legato al 4-3-3, modulo con cui il Milan avrebbe dovuto disputare la stagione stando agli acquisti compiuti in estate.

Un modulo efficace ad inizio campionato e poi gradualmente accantonato da Pioli in favore del più “comodo” 4-2-3-1. Con Sarri alla guida del Milan sarebbero diversi i giocatori che potrebbero beneficiarne a partire da Loftus-Cheek. Il calciatore inglese è stato autore della sua migliore stagione in carriera proprio sotto la guida del tecnico toscano che lo riporterebbe nella sua dimensione originale di centrocampista box-to-box.

Anche le altre mezzali come Musah, Reijnders e Bennacer potrebbero giovare della cura Sarri, un tecnico capace di dare un’idea di gioco chiara alla propria squadra. L’ultimo tassello riguarda l’attacco con gli esterni Leao, Pulisic e Chukwueze perfetti per il gioco di Sarri che tuttavia alla catena di destra potrebbe chiedere maggiore sacrificio (tipo Callejon).

Continuità sul mercato

L’arrivo di Sarri non sconvolgerebbe inoltre il mercato fin qui ipotizzato da Moncada e D’Ottavio. Si può partire con la difesa, che resterà a 4, ma che avrà la necessità di essere rinforzata. Tuttavia Sarri predilige il baricentro alto e in questo senso potrebbe tornare a risplendere Fikayo Tomori, il più adatto in Italia a questo tipo di calcio.

In attacco il nome di Joshua Zirkzee, primo obiettivo del Milan, sarebbe ideale anche per Sarri. Un centravanti “trequartista” in grado di spaziare su tutto li fronte d’attacco. Un profilo che ricorda in maniera sinistra il più proficuo attaccante dell’era Sarriana: Dries Mertens.

Gli altri profili

A dare meno garanzie è, come detto il lato caratteriale di Sarri, poco aziendalista e il fattore anagrafico (65 anni, 8 in più di Lopetegui). Tuttavia le idee di gioco del tecnico toscano continuano ad essere innovative a distanza di anni, segno di come talvolta non sia sbagliato affidarsi all’esperienza.

In ballo nella rosa di scelte del Milan permangono Sergio Conceicao e Paulo Fonseca, due tecnici simili ma dal palmarès ancora modesto, ma soprattutto Thiago Motta. L’oriundo è il profilo che mette d’accordo tutti al Milan, ma purtroppo su di lui la pressione della Juventus comincia a farsi sempre più concreta.

Tags AC Milan

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