Il Milan paga nelle sfide decisive della stagione l’imprecisione sotto porta degli attaccanti. Sul banco degli imputati Rafael Leao e Giroud, ma in generale tutta la squadra ha statistiche deficitarie anche nello scontro con la Roma.
Il dato significativo contro la Roma
Le statistiche dicono che il Milan ha tirato 20 volte nella sconfitta per 2-1 del ritorno allo Stadio Olimpico. Un dato complessivo (fonte Opta) che si restringe poi a quattro tiri in porta, di cui sei fuori bersaglio e 10 bloccati.
L’unico gol dell’intera sfida del Milan è stato segnato da un difensore centrale ed è arrivato a partita finita. I numeri non tornano, soprattutto con l’aggravante che i rossoneri hanno giocato per oltre un’ora con un uomo in più. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
A proposito di aggravanti, per completare il quadro negativo della partita contro i giallorossi, è necessario sottolineare i dati della gara di San Siro con gli stessi indicatori: 25 tiri totali, cinque in porta, nove fuori bersaglio e 11 bloccati. La Roma ha effettuato 10 tiri e ha vinto 1-0.
I 25 tiri a San Siro non sono un record, ma per trovarne di più – senza aver segnato – bisogna tornare al gennaio 2023 (34 contro il Torino in Coppa Italia). Restano ben impresse nella memoria anche le statistiche di Milan-Newcastle dello scorso settembre: anche quella volta 25 tiri – di cui sei in porta nei primi venti minuti – ma nessun gol. LEGGI QUI: Addio Pioli: il Milan cambia allenatore
I numeri condannano il Milan
La totale sproporzione tra numero di attacchi/tiri e gol segnati è un dato che diventa evidentemente una condanna, soprattutto negli incontri ad eliminazione diretta, o comunque nell’ambito di una fase a gironi dove ci sono solo sei partite da giocare. (CONTINUA DOPO LA FOTO)
La riflessione è semplice e amara allo stesso tempo. Se almeno uno di quei tiri fosse andato a segno con il Newcastle United, il cammino europeo dei rossoneri sarebbe continuato fino agli ottavi di Champions League, cambiando radicalmente il modo di vedere la stagione. Tuttavia nel complesso l’attacco rossonero, nonostante le difficoltà incontrare, nel corso della stagione ha dimostrato di essere all’altezza.
Eppure l’attacco funziona
L’attacco rossonero è secondo in campionato con 63 gol in 32 partite, quindi con una media niente male di due gol a partita. Olivier Giroud, al di là delle difficoltà dell’ultimo periodo, ha fatto ancora una volta miracoli a 37 anni, mentre Christian Pulisic sta vivendo la sua stagione da miglior gol della sua carriera.
Noah Okafor è il re della Serie A in termini di gol dalla panchina, Luka Jovic ha un’ottima media minuti per gol e Ruben Loftus-Cheek nel 2024 segna quasi come un attaccante. In breve, ci sono molti aspetti positivi.
Ciò che manca è essere clinici nei momenti decisivi. Cioè, in situazioni in cui se commetti un errore, sei fuori. Tornando al doppio match contro la Roma, nell’ambito dei 45 tiri spiccano anche i nomi di chi ha tirato più tiri: Reijnders con sei e Hernandez con cinque. Soprattutto la mira dell’olandese va migliorato, dato che in termini realizzativi ci si aspettava molto di più ad inizio stagione.