Big match e il futuro di Pioli. Ecco perché Aprile sarà “il mese della verità” per il Milan

By Mario Labate -

Il Milan è ora a quota sei vittorie consecutive in tutte le competizioni grazie ad un mese di marzo molto positivo. Il mese di aprile si preannuncia però più probante per i rossoneri, vendiamo perché.

Il mese di aprile sarà un banco di prova per la stagione del Milan. Nelle prossime quattro settimane i rossoneri si giocheranno il secondo posto e l’Europa League, oltre che il futuro di Stefano Pioli.

L’allenatore parmigiano ha già abituato ad ottimi finali di stagione e anche nel mese di marzo è stato capace di andare al di sopra delle aspettative. Sei partite, sei vittorie, 14 gol fatti e cinque subiti.

Ad aprile però l’asticella si alza e tutte le gare in calendario rappresenteranno anche uno spartiacque per il  futuro.

La fiducia nell’allenatore

Nonostante nulla sia ancora deciso, le recenti dichiarazioni di Furlani e Scaroni lasciano intuire che, salvo cataclismi, Pioli resterà allenatore del Milan anche nella prossima stagione.

Questo è un punto di partenza importante anche per i giocatori che, potendo contare sulla medesima guida tecnica anche nella prossima stagione, dovranno esprimersi al meglio per meritarsi la conferma.

Ancora una volta Pioli è riuscito a tirarsi fuori dalle sabbie mobili riuscendo a mantenere l’armonia nello spogliatoio nonostante le tante voci, non sempre veritiere, provenienti dall’esterno.

La rinascita di Pioli è passata sicuramente da errori di gestione che sono però stati prontamente corretti con novità interessanti a livello tattico. Nel mese di marzo ad esempio il tecnico ha adottato un ben più performante 4-1-4-1 portando il Milan a sei successi di fila.

Qualità adattive che hanno portato Pioli ad incassare la fiducia della dirigenza e anche la stima dello spogliatoio.

Big Match

Il mese d’Aprile tuttavia aumenterà il coefficiente di difficoltà per il Milan e per Pioli. Le due gare di campionato contro Lecce e Sassuolo sulla carta abbordabili, si collocano a cavallo tra l’andata di UEL contro la Roma e il ritorno, a cui faranno seguito i big match contro Inter e Juventus.

  • 6 aprile: Milan-Lecce (campionato)
  • 11 aprile: Milan-Roma (Europa League)
  • 14 aprile: Sassuolo-Milan (campionato)
  • 18 aprile: Roma-Milan (Europa League)
  • 22 aprile: Milan-Inter (campionato)
  • 28 aprile (da definire): Juventus-Milan (campionato)

Qui occorre fare una riflessione. Perdere in Europa contro il Leverkusen in semifinale o contro il Liverpool in finale non susciterebbe particolare indignazione, ma uscire contro la Roma ai quarti sì.

I giallorossi sono tredici punti sotto in classifica e i tifosi si aspettano che la superiorità dimostrata in campionato si rifletta anche nel doppio scontro europeo, una cosa non sempre scontata.

Sempre a proposito di punti di distacco, l’altra tappa cruciale per Pioli sarà il derby del 22, che potrebbe sancire la vittoria del ventesimo Scudetto nerazzurro.

Si tratta però di scenari pessimistici che vanno contro l’attuale trend positivo. Il Milan oggi ha una media di 2,42 punti a partita, quasi da Scudetto in una stagiona normale.

Inoltre i rossoneri hanno il secondo miglior attacco del campionato e nel 2024 hanno totalizzato 18 punti in sette trasferte, anche più dell’Inter.

Il contributo delle riserve

La fortuna o l’abilità di Pioli è stata anche quella di appianare la problematica legata agli infortuni muscolari, vero psico-dramma ad inizio stagione.

La conseguenza è che ora Pioli può procedere con rotazioni non più obbligate ma tattiche, una bella differenza soprattutto in una fase così convulsa della stagione.

Il Milan dunque è riuscito a ricreare entusiasmo intorno a sé con i tifosi che ora sperano di poter arrivare fino a Dublino per giocarsi la vittoria di un trofeo continentale. Se poi questo dovesse accadere rovinando parzialmente la festa dell’Inter, tanto meglio.

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