SM: Longo ci spiega perché Bennacer potrebbe partire “al posto” di un Big

By Mario Labate -

Daniele Longo ha condiviso con noi i propri pensieri riguardo alla strategia adottata lo scorso mercato dal Milan. L’esperto giornalista ha risposto riguardo alla possibile vendita di un Big la prossima estate. 

I tifosi del Milan si devono aspettare una cessione eccellente come fatto con Tonali la scorsa estate? Questa la domanda che rimbomba nella testa di esperti ed appassionati in vista della prossima sessione di calciomercato.

L’addio del numero 8 è stato un duro colpo da digerire per tanti, ma il Diavolo è stato abile a “rifarsi” con l’arrivo di ben 10 nuovi calciatori che si sono aggiunti alla rosa.

Siamo stati felici di parlare di questo e tanto altro con Daniele Longo, giornalista di Calciomercato.com, nell’ambito della nostra serie “Incontro con i media del Milan” su Substack. Daniele ha fatto luce su una serie di argomenti interessanti incluso il suo lavoro, che l’ha portato a diventare una delle fonti più autorevoli e affidabili sul Milan.

Nell’ambito dell’incontro abbiamo chiesto al giornalista il suo pensiero sull’approccio del Milan al “player trading”, cioè vendere giocatori importanti per finanziare il mercato in entrata.

“Sono nato con il genio di Savicevic e la creatività di Boban, con le scarpette rosse di Weah. Un calcio che non esiste più. Allora i presidenti spendevano molto per pura passione piuttosto che per guadagno personale”, ha detto.

“Io sono più per il bel gioco che per il risultato, più Ancelotti che Allegri. Viviamo però in un mondo in cui si parla spesso di “sostenibilità”, un fattore fondamentale nel calcio di oggi. La cosa positiva è che il Milan non deve più necessariamente vendere per finanziare il mercato”. 

Più probabile l’addio di Bennacer che di Theo

“Credo che il rischio di questa strategia – in linea di principio – è che possa portarti fino ad un livello medio-alto ma non oltre. Il Milan, ad esempio, è una squadra in salute, che la scorsa stagione è riuscita a raggiungere le semifinali di Champions League, non di più. In questo senso, il divario rispetto ai primi quattro in Europa è ancora enorme e difficile da colmare con questa strategia di “vendere per acquistare”.

“Detto questo la volontà del Milan è e non sarà quella di vendere i giocatori più forti. Posso assicurarvi che ai rossoneri non serve vendere Theo, Leao o Maignan per risanare le casse. Considerando però la necessità di ingaggiare un attaccante da 50-60 milioni in estate, è chiaro che bisognerà fare dei sacrifici. Ma non devono essere necessariamente così grandi.

“Ad esempio è più probabile un sacrificio al livello di Bennacer, un giocatore che ha dato tanto e che il Milan apprezza molto. Oggi però non è così fondamentale come i tre giocatori sopra menzionati. Se arrivasse un’offerta da 50 milioni per Bennacer e una da 60 per Theo, sono sicuro che il Milan tratterebbe per vendere l’algerino”.

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