Kalulu parla della sua condizione e risponde ad una “strana” domanda

By Mario Labate -

Pierre Kalulu è recentemente rientrato nella lista dei convocati dopo un infortunio che l’ha tenuto lontano dal campo per gran parte della stagione. Le sue parole a Sport Mediaset. 

Intervistato da Sport Mediaset alla vigilia della sfida che vedrà il Milan affrontare lo Slavia Praga in Repubblica Ceca, Pierre Kalulu ha così parlato riguardo al proprio rientro tra i convocati: “Aspettavo questo momento da tre mesi. Dopo l’infortunio c’è stato un momento che è durato due settimane in cui volevo lasciare tutto, senza neanche guardare il calcio. Poi c’è stata l’attesa e la volontà di riniziare a lavorare. Era come lo avevo immaginato: San Siro pieno, un po’ di sole. Un momento veramente topo”

Nuova rinascita

“Forse non fino a questo punto. Ma posso dire che è stata un nuovo risveglio. E’ stato lungo, difficile da vivere anche perché per me è stata la prima volta. Provi a guardare i lati positivi da questa esperienza e ti spingi a lavorare di più per essere al top quando sarei tornato”

Quel “Quanto mi eravate mancati” sui social dopo la partita?

“La cosa difficile dal punto di vista umano è che ti abitui a tutto e quando ti manca qualcosa, ti rendi conto come la ami e di come hai bisogno di questa cosa per essere te stesso. Solo andare a fare il riscaldamento, le partite, lo stadio pieno e i duelli in campo sono veramente le cose più belle del nostro lavoro. Ma quando ci sei, ti abitui e diventa il tuo rituale normale e quando non c’è più, ti rendi conto che sono queste cose che ti caricano e ti danno la volontà di fare di più e di lavorare”

Sugli obiettivi del Milan 

“Per essere onesto, quando rientri come me hai già fame di vittoria. Sembra una frase fatta, un po’ banale ma quando indossi una maglia come quella del Milan, non puoi immaginare di andare sul campo senza pensare di vincere alla fine, qualsiasi sia l’avversario. Sia in campionato ma anche in Europa League. Poi ci sono gli episodi ma la cosa normale e giusta per noi è voler vincere”.

Il ritorno a Praga e la sua condizione

Sul ritorno a Praga, luogo del suo primo esordio al Milan

“Il destino, il destino è così (ride, ndr). Per tutte e due è un’attesa lunghissima. Ora sarà un bel momento per me e speriamo che si finirà come quattro anni fa con una bella vittoria. Sarà bello, poi ti dirò dopo le mie sensazioni…”

Percentuale della sua condizione

“Cento, cento! Incredibile, incredibile! Mai visto un giocatore così… (ride, ndr) Io ho lavorato tantissimo, duro, per recuperare. Adesso mi sento bene ma come sappiamo tutti la verità di oggi non è la verità di domani. Mi sento a mio agio e sono pronto a dare il mio massimo e a essere al livello delle aspettative”

Una promessa

“Fare un gol entro fine stagione era già nel mio piano. Non è una promessa quindi. Voglio fare almeno un gol”

Su Theo come difensore centrale

“Non mi pagano per dare un voto (ride, ndr)… L’hai visto tu, sei tu che lo devi dare (ride, ndr)… Io glielo già detto a lui cosa penso, ma il mio voto non cambia niente”

Sul secondo posto

“Per me è una domanda stranissima (ride, ndr)… Siamo al secondo posto e mi chiedi se credo al secondo posto, vuol dire che è una domanda facile. Ci sarà uno scontro diretto contro la Juve, non so il loro calendario ma sicuramente ci credo…”

Europeo con la Francia

“Sicuramente ci penso, poi è vero che adesso mi servono step: rientrare bene, giocare il massimo possibile di partite. Mi sento bene ma poi devi riprendere il ritmo. Poi io ho fame…”.

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