Il Milan rischia l’esclusione dalla Champions? No, semmai la cessione

By Mario Labate -

L’indagine indetta dalla Procura di Milano relativa alla cessione del Milan da Elliott e Red Bird potrebbe avere gravi conseguenze per il club rossonero. 

Il Diavolo rischierebbe sia a livello sportivo che amministrativo. Vediamo nella fattispecie le possibili ripercussioni che tale inchiesta potrebbe avere su Gazidis, Furlani e il Milan.

Violazioni degli Articoli 31 e 32 del codice di Giustizia Sportiva

Secondo l’inchiesta della Procura di Milano, Ivan Gazidis e Giorgio Furlani sono accusati di ostacolare l’esercizio delle funzioni dell’autorità di vigilanza, la FIGC. Le possibili violazioni riguardano gli articoli 31 e 32 del Codice di Giustizia Sportiva.

L’articolo 31 tratta delle violazioni in materia gestionale ed economica, mentre l’articolo 32 riguarda i doveri e i divieti relativi a tesseramenti, trasferimenti, cessioni e controlli societari.

Se il club avesse alterato le informazioni sulla proprietà, violerebbe l’articolo 32, comma 5 del Codice di Giustizia Sportiva. Questo potrebbe comportare sanzioni come multe o penalizzazioni in classifica.

Lealtà Sportiva

L’articolo 4 impone alle società e ai dirigenti di osservare i principi di lealtà sportiva. Il Milan potrebbe essere contestato anche su questo fronte, con conseguente nuova ammenda e perdita di ulteriori punti in classifica.

Norme UEFA sulle Multiproprietà

L’inchiesta sulla vendita del Milan ha sollevato interrogativi anche riguardo al club francese del LOSC Lille. In particolare, sembra che il fondo di investimento Elliott, di cui si sospetta un’influenza dominante, abbia violato l’articolo 5 del regolamento UEFA.

Ecco cosa dice l’articolo 5 riguardo alle multiproprietà:

“Nessun club che partecipa a una competizione UEFA per club può direttamente o indirettamente detenere o negoziare titoli o azioni di qualsiasi altro club partecipante. Inoltre, nessuna persona fisica o giuridica può avere il controllo o l’influenza su più di una società calcistica che partecipa alle competizioni UEFA per club.”

In altre parole, se il fondo della famiglia Singer detiene una posizione dominante nel Milan, ciò potrebbe costituire un conflitto di interessi in quanto all’interno delle competizioni Uefa ci sarebbe un altro club “controllato” come il Lille.

L’inchiesta è stata avviata grazie all’esposto di Blue Skye, ex socio di minoranza, che ha denunciato una perdita di garanzie finanziarie per oltre 100 milioni di euro e ha sollevato dubbi sulla trasparenza nelle operazioni societarie.

Il Milan non rischia assolutamente nulla

“Il Milan non rischia assolutamente nulla a livello sportivo” ha detto nelle scorse ore l’esperto di giustizia sportivo Felice Raimondo su Twitter.

“L’indagine -spiega Raimondo – riguarda gli amministratori delegati Furlani e l’ex Gazidis. Loro rischiano le sanzioni previste dall’art. 2638 c.c. Elliott, peraltro, già da tempo non esercita più influenza sul Lille”.

Va infatti specificato che anche quando il Milan era ufficialmente detenuto da Elliott, i rossoneri e il Lille hanno disputato contemporaneamente competizioni Uefa senza alcun problema. Le due squadre si sono addirittura affrontate nei gironi di Europa League del 2020-2021

Secondo gli esperti dunque il Milan non rischierebbe alcun tipo di penalizzazione o esclusione da competizioni, tuttavia però il polverone alzato dalla Procura potrebbe accelerare l’ingresso del socio arabo al posto di Elliott (oggi creditore di RedBird).

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