Pioli, numero 9 e cessioni: come il Milan pensa di risolvere il triplo dilemma

By Mario Labate -

Il Milan dovrà affrontare alcune decisioni molto difficili quest’estate mentre cerca di ridurre il divario piuttosto ampio che si è aperto con i rivali cittadini dell’Inter.

Come ricorda stamane La Gazzetta dello Sport (vedi sotto), la prima stagione completa di Stefano Pioli si è chiusa con il Milan al secondo posto nel 2020-21 dietro all’Inter, con la forte sensazione di essere una squadra in crescita e con un’identità ben precisa. Tre anni dopo il Milan rischia di finire nella stessa posizione ma con un distacco maggiore e un clima radicalmente diverso.

L’annata 2023-24 è ora appesa all’Europa League, l’ultima occasione per riscattare una stagione segnata dalle eliminazioni in Champions League e in Coppa Italia.

Gerry Cardinale ha detto chiaramente di non essere soddisfatto dall’attuale andamento della squadra e di condividere la medesima opinione con i tifosi. Dichiarazioni che aprono ad un nuovo scenario che prevede ovvi cambiamenti in vista dell’estate. Proviamo ad analizzarli uno ad uno.

L’allenatore

La prima decisione dovrà logicamente riguarda il progetto tecnico e il futuro di Stefano Pioli. Julen Lopetegui e Thiago Motta sono sicuramente profili apprezzati dalla dirigenza ma resta viva anche la candidatura di Conte, fortemente voluto da Ibrahimovic.

Tre allenatori diversi e per cui l’ultima parola spetterà a Gerry Cardinale. L’amministratore delegato ha tuttavia ammesso di fidarsi ciecamente di Ibrahimovic, suo personale consigliere nei temi riguardanti il campo.

L’attaccante

La crescita della rosa però non dipenderà unicamente da chi siederà in panchina. Il Milan dovrà investire anche sul mercato dove in estate cercherà un nuovo numero 9, a prescindere da ciò che accadrà a Giroud e Jovic.

I due grandi candidati per il ruolo di centravanti sono Benjamin Sesko e Joshua Zirkzee. Sesko è nato nel 2003, gioca nell’RB Lipsia, ha un fisico possente abbinata ad una grande tecnica oltre ad un ottimo senso del gol, chenon guasta mai.

Zirkzee è un classe 2001 e al Bologna ha dimostrato di essere un attaccante in grado di spaziare sull’intero fronte d’attacco partendo talvolta anche come trequartista. Una sorta di “9,5” come l’etichettano i giornali italiani.

Per poter portare l’olandese a Milano occorrerà fare i conti con l’ingerenza del Bayern Monaco che detiene i diritti sul 40% della futura rivendita. Una clausola che porterà il Bologna a sparare più alto per il suo cartellino che ad oggi si attesta intorno ai 60 milioni di euro.

Per Sesko il prezzo è un po’ più basso (40 milioni), ma la concorrenza anche per lui non manca. La dirigenza rossonera tiene tuttavia in piedi anche altri profili alternativi come Jonathan David, Santiago Gimenez e soprattutto Viktor Gyokeres.

Le altre posizioni

Oltre all’attacco un’altra priorità per il Milan potrebbe essere quella del difensore centrale. Simon Kjaer in estate vedrà scadere il proprio contratto e lascerà Milanello, motivo in più per reperire un sostituto degno in estate.

Tosin Adarabioyo (Fulham), Maxence Lacroix (Wolfsburg) e Lilian Brassier (Brest) sono i profili più apprezzati presenti nella lista di Moncada.

Un altro reparto che potrebbe ricevere nuova linfa a luglio è il centrocampo. La linea mediana a gennaio ha visto l’uscita di Krunic, elemento inizialmente centrale nel progetto di Pioli. La mancanza di alternative in cabine di regia sono state un cruccio nell’attuale stagione del Milan, qualcosa da non ripetere in futuro.

Possibile rinforzo anche nel ruolo di terzino dove continua a mancare un’alternativa a Theo Hernandez a sinistra. A destra invece si dovrà fare i conti con l’avvicinarsi delle scadenza di Florenzi e Calabria, entrambi in discussione per motivi diversi.

Il dilemma

Tutto questo però (escluso forse il futuro di Pioli) dipenderà dalla risposta a una domanda: il Milan accetterà di cedere uno tra Theo Hernandez, Mike Maignan e Rafael Leao?

Il Milan venderà le sue stelle solo se dovessero arrivare offerte troppo vantaggiose per essere rifiutate e che potrebbero influenzare l’intero mercato. Proposte intorno agli 80-100 milioni per intenderci.

Ecco dunque l’ultimo vero dilemma: con almeno 80 milioni di euro in più il Milan potrebbe sicuramente acquistare un forte attaccante e permettersi anche un altro grande acquisto, ma sarà realmente più forte senza uno dei tre?

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