Il futuro di Stefano Pioli continua a essere oggetto di speculazioni, ma la dirigenza non ha intenzione di prendere una decisione immediata, secondo quanto riportato.
Secondo La Gazzetta dello Sport, si sa che il destino di ogni allenatore dipende dai risultati e questo è ancora più vero per Pioli. Il tecnico rossonero punta a iniziare la sua sesta stagione alla guida del Milan a luglio.
Sarebbe la sua quinta stagione dall’inizio, visto che è arrivato nella stagione 2019-20 al posto del licenziato Marco Giampaolo, ma per mantenere il posto deve assicurarsi la qualificazione alla prossima Champions League e andare lontano in Europa League.
L’Europa League è l’unico obiettivo
Se Pioli dovesse vincere l’unico trofeo internazionale che manca nella bacheca di Casa Milan, le sue possibilità di rimanere al suo posto salirebbero ulteriormente.
La decisione sul futuro di Pioli sarà quindi presa dal Milan solo a fine stagione, non prima. Le ultime dichiarazioni di Gerry Cardinale testimoniano un po’ di insoddisfazione nell’alta dirigenza del Milan: “Io e Ibra non siamo soddisfatti del fatto che attualmente non siamo i numeri uno della Serie A”.
Lo stesso Pioli non ha voluto commentare queste dichiarazioni: “Non ho mai commentato le parole della proprietà: come tale, la proprietà ha il diritto e il dovere di fare le proprie valutazioni”.
La sua squadra ha comunque dato una risposta, vista la vittoria all’Olimpico contro la Lazio. Un successo difficile che però ha confermato ancora una volta che la squadra è al fianco del suo allenatore.
Nella dirigenza si fanno le dovute riflessione. Anche se le conclusioni si potranno trarre solo tra tre mesi, quando si saprà se il Milan avrà un altro trofeo nella propria bacheca.
